Appiano, 16 associazioni contro l’aeroporto

Sabato la marcia del «fronte del no» con partenza alle 10 da piazza Stazione Intanto anche la Coldiretti provinciale si schiera contro l’ampliamento


di Massimiliano Bona


APPIANO. Si allarga, ad Appiano, il fronte del «no» all’aeroporto. Sono sedici le associazioni che sabato - con partenza alle 10 da piazza Stazione - sfileranno per manifestare il loro dissenso all’ampliamento dello scalo di Bolzano-San Giacomo. I partecipanti punteranno diritti verso piazza Municipio a San Michele dove prenderanno la parola Georg Simeoni dell’Avs, il sindaco di Appiano Wilfried Trettl, Peter Pardatscher del Bauernbund di Appiano, Othmar Clementi in rappresentanza dei residenti, il sindaco di Laives Christian Bianchi e il vicesindaco di Laives Giovanni Seppi.

Nell’elenco delle sedici associazioni che si sono pronunciate contro l’ampliamento ci sono l’Avs di San Paolo, il Bauernbund di Appiano, le contadine di Appiano, l’associazione donne cattoliche di San Michele, il Familienverband di San Paolo, il Kvw di Cornaiano, il Kvw di San Michele, il Kvw di Frangarto, i contadini di Monte, i contadini di San Michele, i contadini di Cornaiano, i contadini di San Paolo, gli Schützen di Appiano, gli ambientalisti dell’Umweltgruppe di Appiano, l’Heimatpflege di Appiano e il Vke dell’Oltradige. Si potrà parcheggiare l’auto in piazza Stazione e presso l’ex Sacra.

Intanto ieri anche la Coldiretti provinciale si è pronunciata contro l’ampliamento dell’aeroporto.

«L’agricoltura italiana, in particolare modo quella altoatesina, ha intrapreso da decenni un percorso rivolto non solo alla tutela ambientale e del consumatore-cittadino ma anche alla salvaguardia del legame fortissimo dei propri prodotti al territorio e alla sua peculiarità. Queste scelte hanno valorizzato l’Alto Adige, considerato unico e per questo ricercato da moltissimi visitatori grazie alla sua produzione agricola, all’ambiente salubre e alle sue valli ricche di bellezza e tradizioni. Vorremmo credere e sperare che sia l’ente pubblico che gli altri settori economici si impegneranno nella ricerca di soluzioni per la mobilità che siano il meno impattanti possibile e rispettose del costante lavoro che in particolare il mondo agricolo svolge da sempre in questa terra. Siamo convinti che il contributo pubblico potrebbe essere speso per il potenziamento di altre forme di mobilità alternativa come le linee ferroviarie che potrebbero favorire ulteriormente i collegamenti diretti con gli aeroporti vicini. Coldiretti è dell’ avviso che per la Bassa Atesina e la città di Bolzano il prospettato traffico aereo si ripercuoterebbe in modo negativo sotto molti aspetti: in primis per la sicurezza del volo nelle zone interessate, sicurezza che gli stessi piloti ritengono non del tutto adeguata proprio per una questione orografica particolare, e poi per il forte impatto acustico (in realtà l’aumento previsto è di soli 7-10 decibel ndr) causato dal passaggio di aerei di dimensioni maggiori rispetto a quelli che i cittadini sono stati abituati a vedere finora. Non meno importante sono l’inquinamento atmosferico dato dai potenti motori dei velivoli e il deprezzamento degli immobili sottostanti le tratte di volo. Per questi motivi, nel pieno rispetto del ruolo che l’agricoltura svolge da secoli in questo territorio, Coldiretti si esprime con un chiaro no al finanziamento pubblico dell’’aeroporto, soluzione da noi considerata in netta controtendenza rispetto ad un’ottica di sostenibilità ambientale. Per Coldiretti è auspicabile che all’interno del settore agricolo i distretti altoatesini pensino al bene dei cittadini e non ad agire in modo egoistico e per il solo interesse proprio».

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