Areale ferroviario: «un progetto fantasma?»

Interrogazione di Fratelli d’Italia per sapere quanto si è speso finora e cosa si stia facendo adesso



BOLZANO. Il problema, indubitabilmente esiste e lo ha ammesso di recente lo stesso sindaco del capoluogo, Luigi Spagnolli. Perché per spostare i binari, ossia la premessa dell’intera operazione, occorrerebbero circa trecento milioni di euro. Che, al momento, nessuno pare intenzionato a investire. Men che meno gli enti pubblici.

A questo punto più di qualcuno si sta chiedendo che fine abbia fatto il progetto di risistemazione dell’areale ferroviario, ossia il cosiddetto Arbo. Fra questi il consigliere comunale di Fratelli d’Italia Mariateresa Tomada, che ieri ha inoltrato al consiglio comunale una interrogazione. La società Arbo - premette Tomada nel testo dell’interrogazione - ha seguito, per conto del Comune e della Provincia prima il concorso d'idee per una nuova sistemazione dell'areale ferroviario, quindi il progetto vincitore dello studio Podrecca. Il 18 dicembre 2013 è stata presentata ai bolzanini l'ultima relazione dello studio Podrecca. Però, «al momento pare che l'attività di Arbo sia sospesa e non si sa quali saranno gli sviluppi a breve e a lungo termine, né sono state rese note le fonti di finanziamento ed il costo totale dello spostamento dei binari e delle opere connesse».

Tomada interroga la giunta per sapere innanzitutto quanto ha speso fin dall'origine, compreso il costo per l'impiego di personale proprio, il Comune di Bolzano per questo progetto. Inoltre, quanto è previsto nel bilancio 2014 per la prosecuzione degli studi/progetti; e anche quanto si prevede che possano essere i costi per il Comune per l'intera operazione areale per i futuri esercizi 2015 e seguenti; infine quanti metri cubi/metri quadri possiede il comune nell’areale, strade escluse. Tomada ha richiesto risposta scritta e in aula.

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