BOLZANO. C’è anche il nome di un italiano nell’elenco dei tredici personaggi di spicco che quest’oggi ad Innsbruck saranno insigniti della Croce al Merito del Land Tirol.La scelta non poteva essere più felice e, a pensarci bene, più obbligata. Nessun personaggio altoatesino di una certa rilevanza può infatti vantare gli stessi meriti in tanti campi della cultura e dell’impegno civile dell’avvocato Arnaldo Loner.

“Per l’impegno in campo artistico e la rielaborazione della storia contemporanea” recita la motivazione ufficiale dell’ambitissimo riconoscimento che, secondo uno statuto varato nel 1964, può essere assegnato a non più di 500 persone viventi. Per quanto riguarda la cultura va ricordato che Loner è uno dei più grandi collezionisti di stampe antiche e di libri rari in circolazione.

In lui questa passione non si riduce però ad un erudito accumulo, anzi egli ha sempre dimostrato che la vera gioia di collezionista consiste nel mettere a parte gli altri dei preziosi testi e delle quasi introvabili opere d’arte che è riuscito ad accumulare. Nella nostra provincia non c’è stata negli ultimi lustri praticamente una sola mostra su queste tematiche il cui nucleo centrale non sia stata costituita da opere messe a disposizione da Loner. Egli aggiunge poi a questa straordinaria disponibilità un generoso talento didattico illustrando di persona valore e significato delle esposizioni.Così è accaduto ad esempio in occasione della grande mostra su “Massimiliano I e il libro” allestita nel 2010 a Castel Tirolo.

Per quanto riguarda la “rielaborazione della storia”, la motivazione dell’alto riconoscimento (il terzo in ordine d’ importanza tra quanti vengono assegnati dal Land Tirol) si riferisce evidentemente all’opera compiuta da Arnaldo Loner per la ricostruzione dei terribili eventi che durante la seconda guerra mondiale hanno avuto per teatro il Lager di via Resia a Bolzano. Per contribuire alla conservazione della memoria di tanta atrocità Loner ha tenuto numerose conferenze – tra l’altro a Castel Mareccio, al Teatro Cristallo di Bolzano e in numerose biblioteche, recandosi inoltre anche nelle scuole, comprese quelle di lingua tedesca.

L’avvocato è tra l’altro il maggior conoscitore della vicenda del professor Egidio Mereghetti, detenuto nel Lager bolzanino, sopravvissuto alle atrocità naziste e poi divenuto, subito dopo la liberazione, primo rettore del dopoguerra dell’Università di Padova. Mereghetti scrisse sulla propria prigionia anche varie documentazioni ed alcune poesie. Per restare in tema va ricordato che Arnaldo Loner ha svolto anche una funzione di primo piano nella vicenda del boia ucraino Michael Seifert: è merito anche suo, in qualità di avvocato di parte civile per il Comune di Bolzano, se si sono ottenute l’estradizione di Seifert dal Canada e la sua condanna all’ergastolo.

Ciò che è sempre premuto a Loner è la conservazione della memoria: “se tutti i giovani fossero messi nelle condizioni di riflettere su quello che è veramente accaduto – è una delle sue frasi preferite – non ci sarebbero . naziskin”. Ma Arnaldo Loner ha acquisito grandi meriti anche nell’esercizio della propria professione. In molti processi ha tra l’altro difeso gli interessi di comuni altoatesini. Dimensioni quasi leggendarie ha ad esempio assunto il suo ruolo nella vicenda delle popolazioni della val Martello colpite dalla terribile catastrofe del 25 agosto 1987, quando dalla diga della Montedison venne rilasciata senza preavviso un’ enorme quantità di acqua determinando un’ondata che seminò distruzione. Solo grazie ad alcune circostanze fortuite non vi furono vittime. Ma dozzine di persone si trovarono all’improvviso senza più nulla, ne casa né averi. In un delicatissimo e difficilissimo procedimento giudiziario protrattosi per ben 17 anni, Loner è riuscito ad ottenere la condanna della Montedison e l’indennizzo della popolazione per i terribili danni subiti.