Asili, 800 maestre in piazza «Il personale non ci basta»

Nelle scuole materne in lingua tedesca mancano almeno cento pedagoghi La giunta per ora ne concede soltanto 24. Achammer: «Non abbiamo soldi»



BOLZANO. Ne chiedono come minimo un centinaio, c’è chi parla addirittura di trecento, ma la giunta provinciale per ora è disposta a concederne solo ventiquattro. Troppo poco. Stiamo parlando della richiesta avanzata dalle maestre delle materne di lingua tedesca per rendere più vivibile e più sicura la scuola dell’infanzia sudtirolese. Ma la Provincia sembra fare orecchie da mercante, limitando le aperture a qualche rassicurazione poco più che a parole. Troppo poco, motivo per cui nel pomeriggio di ieri, nonostante una pioggia torrenziale, sono scese in piazza davanti a palazzo Widmann almeno 700-800 dipendenti provinciali del personale pedagogico.

Da vent’anni la politica non prende seriamente in considerazione le richieste delle maestre degli asili tedeschi. Ora, almeno, la giunta si è messa ad ascoltare. Martedì gli assessori Achammer e Deeg hanno incontrato i sindacati e hanno dimostrato di voler quanto meno avviare le trattative.

Le maestre hanno tre richieste: ridurre di un poco gli orari massacranti, ma soprattutto diminuire il numero massimo di bimbi per sezione a venti (dagli attuali venticinque) e aumentare il personale, garantendo ad ogni sezione la presenza contemporanea - sempre - di due maestre. Una questione anche di sicurezza, spiegano. Le tabelle con le stime precise non sono ancora state predisposte in maniera completa, per cui qualche sindacalista parla della necessità di almeno un centinaio di addetti in più, ma fra le maestre, ieri in piazza, si facevano ben altre cifre. Diciamo attorno ai trecento.

«Sarebbe una spesa insostenibile», ha spiegato a margine della manifestazione l’assessore alla scuola tedesca Philipp Achammer. Venti milioni di euro, la spesa stimabile. Le insegnanti ieri hanno ribattuto: avete appena investito undici milioni di euro per il Tis, i soldi evidentemente non mancano.

L’assessore si è limitato a spiegare: «Siamo d’accordo che il personale vada aumentato, ma preferiamo trovare un accordo su ciò che siamo in grado di permetterci». E per il momento, la Provincia può permettersi di aumentare la pianta organica di 24 elementi. «Ventiquattro più x», ha buttato lì Achammer. Ed è sul quella x che ci si batterà. Duramente.

Bisogna ricordare che dei ventiquattro, nove posti in più erano già stati concessi quest’anno, per cui la giunta, adesso, ne sta promettendo solo quindici. E le maestre, proprio non ci stanno. I sindacati per ora smorzano, ché hanno compreso la novità dell’apertura a trattare. Pensano a una situazione in divenire, da monitorare diciamo nel giro di tre anni, per vedere: se ora non si può portare a casa tutto, cerchiamo di vedere se si potrà fare nel giro di tre anni. Gli assessori rassicurano. Ma le maestre di lingua tedesca, poco avvezze alle manifestazioni, a centinaia sono scese in piazza. E lo rifaranno, se servirà. Per ribadire: venti bimbi per sezione, due maestre a sezione. «È per tutelare i nostri bimbi». ©RIPRODUZIONE RISERVATA













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