Asl di Bolzano: due milioni di euro spesi in consulenze in quattro anni

Dal 2006 al 2009 a favore della sanità altoatesina si sono spesi oltre due milioni di euro per 171 fra consulenze e incarichi esterni. L’ex direttore sanitario dell’Asl di Bolzano, Karl Kob, in pensione, dal 2007 al 2009 ha ottenuto consulenze per 160mila euro



BOLZANO. Dal 2006 al 2009 a favore della sanità altoatesina si sono spesi oltre due milioni di euro per 171 fra consulenze e incarichi esterni. Incarichi drasticamente calati dopo la unificazione delle quattro Asl nel 2006, ma che mantengono pur sempre un vizietto: numerose consulenze di peso finiscono sempre agli stessi esterni, siano essi privati o aziende. Il top spetta alla società Explora di Fabio Vittadello, con quasi 260mila euro suddivisi su dieci incarichi, ma si difende assai bene anche l’ex direttore sanitario dell’Asl di Bolzano, Karl Kob. Pur essendo andato in pensione, dal 2007 al 2009 gli è riuscito di racimolare 160mila euro.
I dati sono stati forniti dall’assessorato provinciale alla Sanità, oggi guidato dall’Obmann Svp Richard Theiner, al consigliere provinciale dell’Union für Südtirol Andreas Pöder, che aveva presentato in consiglio provinciale una interrogazione al proposito.
In risposta, l’assessorato ha allegato due lunghi elenchi: il primo relativo al 2006, ultimo anno delle Asl separate; il secondo per il triennio 2007-2009, relativo all’Asl unica. Per procedere con le considerazioni, occorre perlustrare a dovere, scremare e sommare, perché le tabelle in sé dicono poco.
Primo dato a saltare agli occhi: gli anni delle vacche grasse sono finiti. In totale, dal 2006 al 2009 si sono spesi oltre due milioni di euro, ma nel 2006 l’esborso era stato di oltre 800.000 euro, di gran lunga il più pesante, anche in termini numerici, visto che i consulenti e collaboratori esterni erano stati 88. L’anno dopo, un primo calo, piuttosto sostanzioso. Si sono spesi 633mila euro e spiccioli, con le consulenze però crollate di numero: solo 36. Un ulteriore crollo l’anno successivo, con “soli” 236mila euro e 21 consulenze, un quarto rispetto al 2006. Nel 2009 un’inversione di rotta, non tanto sul numero, cresciuto a 26 consulenze, quanto sulla cifra, aumentata di quasi 100mila euro, fino a 330mila euro. Il trend può essere interpretato così: si spendeva troppo e in favore di troppi (a volte per incarichi piuttosto discutibili, come si evince dall’elenco allegato). Dunque si è dovuto tagliare, e l’occasione è arrivata con l’accorpamento delle Asl di Bolzano, Merano, Bressanone e Brunico. Il primo anno, nel 2007, più di tanto non si è riusciti a tagliare, anche perché ci si è dovuti servire di consulenti esterni proprio per le questioni tecniche dell’accorpamento, lungi dall’ordinaria amministrazione. Poi ci si è riusciti, fors’anche troppo, perciò si è cominciato a riallargare i cordoni della borsa. Oltre a ciò, permane un’ulteriore perplessità: dal 2006 al 2009, 5 soli affidatari hanno ottenuto 36 consulenze, per una spesa di quasi 740mila euro. Niente male, tenendo conto che le consulenze totali sono state 171, per 2 milioni di euro di esborso da parte della mano pubblica. Per carità, alcune di queste consulenze sono qualificatissime, come nel caso dei 156mila pagati alla PricewaterhouseCoopers, una delle migliori società di consulenza aziendale al mondo. Ma che dire, delle 11 consulenze esterne per il software alla Explora Snc per 260mila euro? O dei 73mila euro a tal Roland Schaffler? A emergere, però, è l’ex direttore Asl, Karl Kob: 8 consulenze in tre anni, per 160mila euro. Davvero niente male.

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