dopo la sentenza della cassazione 

Assegno di divorzio a mille euro, legge per rimediare

BOLZANO. La Svp resta fuori anche dall’ufficio di presidenza della Camera. Questo il risultato della votazione di ieri, che segue il nulla di fatto del Senato. È stato invece confermato il ruolo...



BOLZANO. La Svp resta fuori anche dall’ufficio di presidenza della Camera. Questo il risultato della votazione di ieri, che segue il nulla di fatto del Senato. È stato invece confermato il ruolo strategico di questore alla Camera per Riccardo Fraccaro (M5S). La Svp deposita altri disegni di legge. Julia Unterberger, capogruppo del Gruppo per le autonomie al Senato, ha ripreso il disegno di legge sull’assegno di divorzio depositato nella scorsa legislatura da Donatella Ferranti (già presidente della Commissione giustizia della Camera), che rischiava di arenarsi. «Dopo la sentenza della Cassazione con cui è stato superato il criterio del mantenimento del tenore di vita, affermando che l’assegno all’ex coniuge va concesso solo se non è autosufficiente, è importante che il legislatore definisca precisi criteri per la determinazione dell’assegno divorzile», riassume Julia Unterberger. Sui media si è parlato molto del divorzio di Silvio Berlusconi, ma la sentenza della Cassazione sta rovinando la vita di molte donne. «In questi mesi si sono verificate pronunce di merito oscillanti e contrastanti, che prescindono da una valutazione della famiglia come progettualità condivisa, in cui, ad esempio, uno dei due partner ha sacrificato la propria crescita professionale per accompagnare quella del coniuge o per dedicare maggior tempo all’accudimento dei figli. Nei tribunali ci si sta attestando su assegni da mille euro al mese. È inaccettabile che vengano cambiate così le regole, stravolgendo la vita di donne che trenta o quarant’anni fa avevano rinunciato a una carriera per dedicarsi alla famiglia. Il disegno di legge prevede che il giudice valuti la durata del matrimonio e i motivi che hanno portato allo scioglimento, l’apporto dato alla conduzione familiare e alla formazione del patrimonio, l’impegno nell’educazione dei figli».















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