BOLZANO. Dopo 54 anni di apprezzata attività forense, l'avvocato Giorgio Albarello di Bolzano (nella foto) ha rischiato di essere condannato dal tribunale di Bolzano, a 79 anni, per aver partecipato ad un'udienza civile in attesa dell'arrivo del fratello (sempre avvocato) pur non essendo più iscritto all'Ordine forense in quanto in pensione. Era stata la giudice Eliana Marchesini a denunciare lo stimato professionista bolzanino per esercizio abusivo della professione forense. Difeso dal collega Alberto Valenti, Giorgio Albarello ieri è stato assolto per l'assoluta tenuità ed occasionalità del fatto. Il non luogo a procedere è stato disposto dalla giudice Carla Scheidle con riferimento all'articolo 131 bis del codice di procedura penale. Anche la Procura si è detta concorde sull'applicabilità della normativa riguardante la non rilevanza penale di fatti estremamente lievi. I fatti al centro del caso risalgono alla mattina dell'8 maggio di tre anni fa quando lo stesso avvocato Albarello presenziò (senza mai intervenire concretamente) ad una udienza testi davanti alla giudice del lavoro Eliana Marchesini in attesa del fratello (avvocato come lui) Serafino. Il problema nacque dal momento in cui il fratello Serafino non fece in tempo a raggiungere il tribunale a seguito di un impegno professionale protrattosi oltre le previsioni. In realtà l'avvocato Giorgio Albarello si recò in udienza solo per accompagnare clienti dello studio da lui seguiti due anni prima ad inizio causa. Citato in giudizio, il noto legale bolzanino ha sempre rifiutato qualsiasi ipotesi di patteggiamento ritenendo di essere stato accusato ingiustamente. La sentenza ha ora stabilito che i fatti contestati si sono verificati ma sono stati ritenuti non penalmente sanzionabili in quanto occasionali e lievi.(ma.be.)

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