la storia

Astrid, la ragazza coi guanti bianchi che sogna di fare la pasticciera

Dal laboratorio per le persone con sindrome di Down alle sale della Perla di Corvara. «Mi sposerò nel 2025»


di Ezio Danieli


CORVARA. Astrid Declara ha vent'anni. Da alcuni mesi lavora all'hotel La Perla di Corvara. Vorrebbe diventare una pasticciera. E si applica proprio per realizzare questo sogno. Astrid è una ragazza con la sindrome di down. Che c'è di tanto strano? Nulla. Perché da quando è impiegata nell'albergo della famiglia Costa s'è fatta benvolere per la sua costante disponibilità. L'effetto integrazione funziona, eccome. Basta volerla perseguire. La conferma viene da Michil Costa, l'albergatore badiota. «Ho saputo, durante un convegno turistico, di come sia ampio il mondo dei disabili in cerca di un'occupazione e mi sono subito chiesto cosa potevamo fare noi, de La Perla. Ho contattato il responsabile del centro di Pederoa. Da lui ho avuto la segnalazione di Astrid che un paio di mesi dopo è arrivata in albergo. Pronta e disponibile».

La Declara è stata seguita nelle varie mansioni che le sono state affidate. Con la tutor Valentina è stata nell'ufficio accoglienza, poi ha apparecchiato i tavoli, sistemato i vari decori, ha curato le colazioni, insomma ha fatto un po' di tutto. «È stata anche ripresa, come si fa con tutti i dipendenti, e volentieri ha ascoltato e poi messo in pratica i vari suggerimenti», dice ancora Michil Costa.

Corvara, Astrid che sogna di fare la pasticciera

CORVARA. Astrid Declara ha vent'anni. Da alcuni mesi lavora all'hotel La Perla di Corvara in Badia. Vorrebbe diventare una pasticciera. E si applica proprio per realizzare questo sogno. Astrid è una ragazza con la sindrome di down. E' impiegata nell'albergo della famiglia Costa, dove s'è fatta benvolere per la sua costante disponibilità. L'effetto integrazione funziona, eccome.

Da Pederoa a Corvara prima veniva col pulmino del laboratorio protetto. «Ora arriva da sola - aggiunge Michil Costa - noi la andiamo a prendere e poi la seguiamo fino alla fermata del bus». Astrid lavora al Perla tre giorni alla settimana, grazie ad un progetto stagionale. Ha anche un'assicurazione sul lavoro che svolge. «È un primo passo di un percorso indubbiamente interessante che intendiamo sviluppare sempre con l'aiuto del laboratorio di Pederoa - dice ancora Michil Costa - la cui disponibilità è stata decisiva per l'assunzione di Astrid. Che è simpatica, disponibile con tutti, vuol diventare una pasticciera. E soprattutto dice a tutti che il suo suo sogno è di sposarsi. Anzi: mi ha già invitato al suo matrimonio che ha previsto nel 2025. Le ho già promesso che sarò presente». Della ventenne si occupa Valerio Cabibbu che la segue con attenzione, quasi un vero e proprio tutor.

«Astrid ci ha insegnato che correre non significa essere per forza produttivi, perché ci siamo resi conto che l'aiuto che Astrid ci porta è fattuale. In ufficio si è occupata di piccoli lavori di precisione, spesso mi trovavo sorpreso nel vederne la perfetta esecuzione, con Stefan ha seguito le preparazioni floreali, felice di crearne lei stessa, e mentre gira con due vasi in mano ci lancia sempre un sorriso. Con Maximilian in sala colazioni ha mostrato le sue doti certosine nell'apparecchiare le tavole, dotata di guanti bianchi, per non rinunciare alla professionalità. Astrid gira sicura per la casa e con lei arriva una brezza di gioia». La conclusione cui arriva Valerio Cabibbu è significativa: «Ci siamo resi conto che non siamo noi che stiamo facendo del bene a lei, ma è lei che sta facendo del bene a tutti noi».













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