SOPRABOLZANO. Venti minuti di panico puro, ieri pomeriggio, poco dopo le 16 nella zona di Soprabolzano, sul Renon. Un «Robin Dr 400» dell’Aeroclub di Bolzano - un velivolo di fabbricazione francese usato prevalentemente per fare da traino agli alianti ma che ha quattro posti e può essere utilizzato anche per voli turistici - ha avuto problemi al motore ed ha avvisato la centrale di controllo, che ha fatto scattare la procedura d’emergenza. Si è attivata anche la centrale operativa del 118 e si è alzato in volo anche un elicottero per cercare di individuare il punto esatto in cui si trovava l’aeromobile. Poi, dopo venti minuti di paura, durante i quali si temeva che potesse essersi verificato un grave incidente aereo, è arrivata la (buona) notizia che il pilota (piuttosto esperto e che era decollato poco prima dall’aeroporto Dolomiti di Bolzano) era riuscito ad atterrare in un prato in via Diga, a Soprabolzano, finendo poco distante da una contadina che stava falciando il prato nella sua proprietà. Poi, quantomai sorpresa, ha alzato gli occhi al cielo e si è vista piombare a pochi metri il velivolo dell’Aeroclub. Il pilota altoatesino, che ha dimostrato di avere sangue freddo, è riuscito a completare l’atterraggio senza fare un solo graffio al velivolo. Una volta appresa la notizia la centrale operativa del 118 ha fatto rientrare tutti i mezzi di soccorso che aveva inviato sul posto, compresi i vigili del fuoco volontari della zona del Renon. Nel giro di una manciata di minuti sono arrivati i carabinieri, che hanno cercato di ricostruire la dinamica dell’incidente e le cause dell’atterraggio d’emergenza. L’unica cosa probabile è che si sia trattato di una «piantata» del motore. Non si esclude il possibile interessamento della pompa della benzina.

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