rischia alcuni anni di reclusione 

Atti osceni sul bus, a processo 

L’uomo venne visto e denunciato da due ragazzine minorenni



BOLZANO. Un napoletano domiciliato da qualche tempo in Alto Adige è sotto processo a Bolzano per atti osceni in luogo pubblico. Si tratta di un reato che recentemente è stato sostanzialmente depenalizzato dato che è sempre previsto dal codice penale ma la sanzione è solo di amministrativa (e dunque di carattere economico). Solo in casi particolari il legislatore ha confermato sanzioni di carattere penale con pene anche detentive. In effetti l’articolo 527 del codice penale prevede che “chiunque, in luogo pubblico o aperto o esposto al pubblico, compie atti osceni è soggetto alla sanzione amministrativa pecuniaria da euro 5.000 a euro 30.000. Si applica la pena della reclusione da quattro mesi a quattro anni e sei mesi se il fatto è commesso all’interno o nelle immediate vicinanze di luoghi abitualmente frequentati da minori e se da ciò deriva il pericolo che essi vi assistano”.Ed è proprio il caso che vede coinvolto il cittadino napoletano accusato di essersi reso responsabile di atti di auto erotismo a Bolzano su un’autobus della linea 3 della Sasa. I fatti risalgono al 21 marzo 2015 ed il procedimento penale è stato avviato per il fatto che l’uomo avrebbe soddisfatto le proprie pulsioni esibizionistiche davanti a due ragazzine minorenni che avevano preso l’autobus per fare ritorno a casa dopo la scuola. In effetti l’uomo era salito sull’autobus verso le 13.30 sapendo che a quell’ora avrebbe incontrato una serie di ragazzine minorenni di rientro a casa. Fu il racconto delle due ragazzine ai propri genitori a far scattare l’intervento della magistratura. Dopo la segnalazione dell’episodio alle forze dell’ordine, l’imputato è stato riconosciuto dalle due giovanissime nel filmato girato dalle telecamere di sicurezza di cui era dotato l’autobus. Dunque a carico dell’uomo le accuse sono documentate. La sentenza è slittata al 5 febbraio prossimo.

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