«Autobus ibridi, ma a gasolio Sbagliate le scelte della Sasa»

Bolzano. La prossima presentazione dei bus “ibridi” a gasolio è ritenuta dall’Associazione “Ambiente e Salute” come una scelta in palese contrasto con quanto previsto dagli obiettivi 2025 del Piano...



Bolzano. La prossima presentazione dei bus “ibridi” a gasolio è ritenuta dall’Associazione “Ambiente e Salute” come una scelta in palese contrasto con quanto previsto dagli obiettivi 2025 del Piano Clima, che prevede per tale anno solo autobus a metano, idrogeno ed elettrici, obiettivo che, di fatto, non potrà essere raggiunto e in contrasto anche con gli obiettivi del “Piano NO2”. «Se era ed è necessario rinnovare periodicamente la flotta degli autobus, in cui vi sono stati dei “buchi” clamorosi fra il 2008 e il 2012 e fra il 2013 e il 2019, quindi con una logica contraddittoria che ha comportato l’invecchiamento dei mezzi di Sasa, non v’è dubbio che la scelta della Provincia e della Sasa di scegliere la motorizzazione diesel appare controcorrente rispetto a quanto avviene in altre città italiane ed estere. Ciò appare incomprensibile, anche in virtù delle ridotte emissioni dei bus a metano, con il motivo che i bus “ibridi” sarebbero conformi ad una scelta di elettrificazione», così ieri mattina i rappresentanti di «Ambiente e Salute». «Studi indipendenti hanno dimostrato che fra gli autobus Euro 6, quelli a metano sono ben più “puliti” rispetto a quelli a gasolio. Studi che finora non sono stati confutati. I bus ibridi comprati da Sasa in realtà non sono ibridi “veri” ma “mild hybrid”, mentre i “full hybrid” hanno costi ben maggiori, ma recuperano solo un po’ di energia in frenata per riutilizzarla alla ripartenza del mezzo. I mezzi scelti dalla gara d’appalto erano e sono disponibili anche a metano, quindi perché diesel?» si chiede l’associazione.

« Registriamo poi affermazioni contraddittorie dell’assessore provinciale alla mobilità, che, se da una parte, sbagliando, giustifica la scelta dei bus “ibridi” a gasolio spacciandola per “elettrificazione”, affermazione veramente incomprensibile, dall’altra, in una recente risposta, parla di “trazione di tipo sostenibile” anche per il metano. Le contraddizioni non terminano qui. Se nel 2013 la Provincia ha inteso investire in cinque bus a idrogeno, è indubbio che i 9 milioni stanziati sono clamorosamente mancati per il rinnovo della flotta di Sasa, previsto ancora nel “Piano NO2 2011”, obiettivo “non raggiunto” riconosciuto nell’attuale “Piano NO2», ancora Ambiente e Salute. Si richiede, stante la passività dei Comuni azionisti di Sasa in tali decisioni, di voler istituire un tavolo di incontro e discussione fra Sasa, Provincia, Comuni e associazioni ambientaliste in occasione dei prossimi rinnovi della flotta non solo di Sasa ma anche di quella extraurbana.













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