lotta al gioco

Azzardo, la Provincia impugna la sentenza del Tar

Con una delibera è stato deciso di presentare appello al Consiglio di Stato sulle autorizzazioni per le sale dedicate con apparecchi Vlt



BOLZANO. Nell'ottobre scorso il Tar, sezione di Bolzano, aveva accolto il ricorso presentato dai gestori di un locale del capoluogo contro il provvedimento della Provincia che dichiarava decaduta l'autorizzazione per sale dedicate con apparecchi Vlt (videolottery). Ora la giunta provinciale ha deliberato di presentare appello al Consiglio di Stato contro la sentenza.

La Provincia è dell'avviso che tale pronunciamento non sia condivisibile sotto diversi aspetti e inoltre sia in contrasto con una serie di sentenze successive dello stesso Tar. Per questi motivi e per difendere la sua regolamentazione la Giunta ha deciso l'impugnazione e ha affidato la difesa in sede di ricorso all'Avvocatura della Provincia e all'avvocato Michele Costa di Roma.

La revoca dell'autorizzazione decisa lo scorso anno dalla Provincia rientrava nel quadro dell'impegno a contrasto delle ricadute sociali negative legate al gioco d'azzardo e si basava sul cosiddetto «distanziometro», il sistema entrato in vigore sul territorio altoatesino con delibera provinciale per impedire l'attività delle sale gioco nel raggio di 300 metri da determinati luoghi sensibili pubblici, precisati in un elenco.

Nelle motivazioni della sentenza che accoglieva il ricorso dei gestori, il Tar aveva giudicato troppo severe le regole adottate dalla Provincia nell'individuazione dei luoghi sensibili in quanto coprirebbero la quasi totalità del territorio cittadino, impedendo la ricollocazione delle attività di gioco in siti alternativi.













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