Baby gang ruba la bici a un tredicenne

BOLZANO. Usciva semplicemente dall’allenamento di calcio. Come tanti pomeriggi e senza particolari timori. All’improvviso, però, un ragazzo tredicenne è stato accerchiato in via Palermo da una baby...



BOLZANO. Usciva semplicemente dall’allenamento di calcio. Come tanti pomeriggi e senza particolari timori. All’improvviso, però, un ragazzo tredicenne è stato accerchiato in via Palermo da una baby gang formata da cinque coetanei stranieri che hanno cominciato a minacciarlo pesantamente. Prima di tutto gli hanno sottratto il borsone sportivo, ma il vero obiettivo del raid era un altro. Il drappello puntava decisamente alla bicicletta del giovane. Poco dopo, infatti, hanno semplicemente sottratto con la forza il mezzo dalle mani del legittimo proprietario. Un furto, insomma, in piena regola.

Un episodio che, naturalmente, ha scosso il ragazzo assieme ai suoi genitori. Così la madre ha preso la tastiera e ha raccontato tutta la sua amarezza sul gruppo Facebook “Mamme di Bolzano e dintorni”. «Ho sempre cercato di non essere estremista - scrive - di vedere il grigio anche quando la maggior parte delle persone intorno a me vedevano nero o bianco, ma sono arrivata a un punto dove sono esasperata. Non se ne può più». La sensazione è quella del disarmo, ma qualcosa si può fare comunque. «Dobbiamo denunciare, segnalare qualsiasi atto di delinquenza rivolgendoci alle forze dell’ordine che ringrazio per la loro disponibilità e prontezza nell’intervenire». L’appello è quello di far fronte comune, da genitori ma soprattutto da cittadini. «Uniamoci in questo senso, anche se sappiamo che più di tanto le autorità non possono fare a questi personaggi. Possiamo, però, almeno fare capire loro che non ci stiamo più a questi soprusi , che ci siamo, che vogliamo vivere nella nostra città. Non possono approfittarsi di noi perchè noi continueremo a denunciare senza paura perchè abbiamo tutto il diritto di far vivere i nostri figli in sicurezza». Un atteggiamento di collaborazione, dunque, che poi è sempre quello richiesto anche dalle forze dell’ordine. Sia la polizia di stato sia i carabinieri hanno più volte rimarcato il contributo prezioso che i cittadini possono dare semplicemente segnalando e avvertendo. Un’abitudine che, per la verità, sul territorio altoatesino è fortunatamente diffuso. La reattività dei cittadini nell’indicare prontamente gli atteggiamenti scorretti è sempre apprezzato. (a.c.)

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