Badia riparte dopo la frana Si cercano aree per le case

Il sindaco Frenademetz confortato dalla conferma dei fondi della Provincia «Ma per prevenire ora vanno controllati i terreni fra S.Leonardo e S.Cassiano»


di Ezio Danieli


BADIA. I sette milioni di euro concessi dalla Provincia come sostegno finanziario per gli interventi di ripristino dopo i danni causati dalla frana di metà dicembre? «Tutto oro - dice il sindaco di Badia, Giacomo “Iaco” Frenademetz - perchè in questi momenti c'è bisogno di tutto. Ringrazio, a nome della comunità, il presidente Durnwalder e i vari assessori».

lntanto la frana - monitorata ogni giorno con apparecchiature sofisticate - non si è più mossa. E questo è confortante. «Però anche la Provincia - continua il sindaco - ha deciso di condurre una approfondita analisi di tutto il territorio fra San Leonardo e Cassiano: c'è bisogno di controllare accuratamente per prevenire eventuali altri smottamenti e garantire sicurezza. Questa analisi, con conseguenti eventuali azioni di bonifica, dovrebbe iniziare entro l'anno».

Dopo la frana del dicembre scorso, a Badia e in tutta la valle s'è sparsa la voce che lo smottamento possa essere stato determinato da non tutte la acque “dirottate” nel nuovo tunnel realizzato ai piedi del Sasso della Croce: le acque rimaste sotto la superficie del terreno potrebbero aver causato la gigantesca frana.

«Escludo categoricamente questa eventualità: tutta la zona fra San Leonardo e San Cassiano è catalogata con i colori giallo e rosso. E' dunque a rischio di smottamenti. Il tunnel non c'entra. Caso mai ci ha dato un prezioso aiuto».

Dei sette milioni di euro decisi dalla Provincia per gli interventi di ripristino a seguito dei danni causati dalla frana, 4 sono stati destinati all'edilizia abitativa. Ci sono tre case e un maso giudicati inservibili, quindi da demolire. Le tre case abitate appartengono al sindaco e ai suoi due figli. «Ci stiamo interessando - dice proprio Frenademetz - per trovare un terreno dove poter costruire. I primi contatti li abbiamo già avuti. Se gli accordi saranno raggiunti, contiamo di iniziare a costruire prima di Pasqua. Il sostegno finanziario deciso dalla Provincia è un segno importante anche per noi».

I danni causati dallo smottamento di 40 ettari riguardano anche le vie di accesso, le canalizzazioni, l'acquedotto, la linea elettrica e quella telefonica di diverse frazioni, il paesaggio in generale e anche le coltivazioni. La Provincia ha ripartito le risorse: già s'è detto dei 4 milioni per l'edilizia abitativa, poi due milioni sono stati destinati per opere idrauliche e bacini montani e 600 mila euro a testa per foreste e agricoltura. L'annunciata analisi - ed eventuale successiva bonifica - del territorio fra San Leonardo e San Cassiano verrà finanziata a parte. «Adesso - conclude il sindaco Frenademetz - possiamo continuare a lavorare per ripristinare la situazione e continuiamo a ringraziare Dio per essere ancora vivi».

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Altre notizie

Attualità