Bolzano

Bande di ragazzini scatenate a Bolzano: sputi, minacce e vandalismi 

Tra via Resia e ponte Palermo sono sempre più frequenti gli episodi che vedono come protagonisti gruppi che assalgono anziani inseguendoli in bici, insultandoli. prendendoli a sputi o a palle di neve. Maleducati e aggressivi non temono nulla


Paolo Tagliente


BOLZANO. A novembre scorso, mentre si trovava al parco giochi di via Lungo Isarco destro, una signora era stata avvicinata da due ragazzini che, senza alcun motivo, le avevano sputato addosso. L’episodio aveva creato parecchio allarme in città e purtroppo sembra se ne siano verificati altri analoghi. Ma il quadro della situazione nella zona è, se possibile, ancora più preoccupante. E ancora una volta, i protagonisti sono giovanissimi del tutto fuori controllo.

L’8 dicembre scorso, giorno dell’Immacolata, durante la nevicata nel tardo pomeriggio, un gruppo di ragazzini tra gli 11 e i 12 anni, prende di mira un anziano che cammina lungo le passeggiate di via Genova, all’altezza dell’area fitness nei pressi di ponte Palermo. L’uomo, che cammina tranquillamente sotto la neve, diventa all’improvviso bersaglio di una tempesta di palle di neve.

È stupito, si gira, apre l’ombrello per proteggersi da colpi e urla, chiedendo ai teppistelli di smetterla. Ma la richiesta non sortisce alcun effetto. Il gruppetto di lanciatori non si ferma, ride e rivolge anche pesanti insulti al poveretto. A dar man forte all’anziano arrivano alcuni passanti e, per qualche minuto, ci si illude che i ragazzini abbiano deciso di smetterla. Ma non è così. L’uomo percorre alcune decine di metri e l’odiosa orda di impertinenti teen ager rispunta dai cespugli lungo la passeggiata. Il tiro al bersaglio con le palle di neve, se possibile con ancora maggior forza e violenza. L’uomo urla, altri passanti accorrono e mettono definitivamente in fuga la banda. «Sono rimasto impressionato dall’arroganza di questi ragazzi poco più che bambini – racconta uno degli uomini corsi in aiuto dell’anziano – .

L’assoluta indifferenza nei confronti di una persona anziana e la loro certezza di impunità. Per fortuna, l’uomo sarebbe stato anche in grado di difendersi, ma mi chiedo cosa sarebbe potuto accadere se fosse stata una persona con difficoltà motorie o più fragile. Le conseguenze di un’aggressione di questo tipo sarebbero potute essere assai più pesanti».

Sempre l’8 dicembre scorso, un pensionato stava percorrendo in bicicletta via Parma, attorno alle 17.30. Fermo al semaforo, s’è imbattuto in quattro adolescenti tra i 12 e i 14 anni che, dopo aver fatto qualche acrobazia con le lor bici, si sono piazzati davanti a lui, impedendogli di ripartire. Quando poi ha cercato di seminarli lo hanno raggiunto, contiuando a compiere evoluzioni e rischiando di farlo cadere.

Invitati a maggior rispetto e a maggiore educazione, hanno risposto con volgarità e provocazioni. Così è stato fino alla ciclopedonale sull’arginale, dove l’uomo ha svoltato a destra verso il quartiere Casanova. I giovanissimi hanno desistito dalla persecuzione solo quando l’uomo, vicino a ponte Palermo, ormai esasperato, ha preso il telefono per chiamare la polizia. «Sta chiamando la pula» e si sono dileguati.

Grande e comprensibile l’amarezza del pensionato. In via Resia, invece, al civico 115, all’angolo con la passeggiata di via Lungo Isarco destro, da alcune settimane sono in corso i lavori di rifacimento delle facciate di un palazzo. L’edifico è stato appena tinteggiato e nella notte tra martedì e mercoledì, proprio suol lato verso la passeggiata, i soliti vandali hanno danneggiato la facciata appena dipinta con scritte e graffiti. «Un danno di migliaia di euro», dice un condomino. «La situazione delle bande giovanili - sbotta un residente – ormai è al limite. Se li cogli sul fatto, devi stare attento. Fanno branco e non hanno paura di niente».

 













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