BOLZANO. La cooperativa sociale Oasis, che gestisce la Sill per conto del Comune, ha temporaneamente sospeso i rapporti di lavoro con tre suoi dipendenti: barista, cuoco e responsabile del ristorante. Direttrice e presidente della coop hanno convocato i tre, comunicando loro che è stato richiesto un appuntamento urgente con la ripartizione 8 del Comune affinché venissero date informazioni circa la riapertura o meno dell’impianto. Ma l’appuntamento non è stato ancora fissato. Al momento, non ci sono comunicazioni ufficiali da parte del Comune e non c’è l’autorizzazione alla riapertura dell’impianto, per l’inagibilità dello stesso. «La confusione al momento è totale e non c’è ancora una risposta ufficiale», è stato detto ai dipendenti. I lavori di pulizia interna della struttura sono ormai conclusi, e barista cuoco e responsabile non servono più. Dalla chiusura dell’impianto la coop rileva il mancato reddito del bar. La direttrice ha comunicato ai tre che l’attività è ufficialmente sospesa sine die. In conseguenza di ciò, fermo restando che il motivo di sospensione dell’attività non rientra tra quelli per i quali è previsto un intervento da parte dell’Inps (anche mediante cassa integrazione in deroga), la coop si è trovata nella condizione di sospendere i rapporti di lavoro. Ai tre - che l’hanno accolto con disappunto, ovviamente rifiutando - per risolvere era stato proposto altro: spazzini al mercatino, dal 29/11 al 23/12, dalle 18 alle 22, per 24 ore settimanali e quindi a stipendio ridotto. I tre, in quanto membri di una coop sociale, sono soggetti “deboli”, ma non si sono certo lasciati abbattere e stanno escogitando una soluzione alternativa. Delusi però dall’atteggiamento di Oasis, perché anche grazie a loro il ristoro andava molto bene: 40 coperti a pranzo, gli operai di Oberosler che stanno realizzando le nuove gallerie per Sarentino.(da.pa)