Bbt: costerà 400 milioni in meno 

L’amministratore delegato Zurlo: «Scavare sotto le Alpi sta risultando più semplice del previsto»



BOLZANO. "Abbiamo risparmiato più di 400 milioni. Sono soldi veri. Che resteranno a disposizione di tutto il Paese per costruire altre infrastrutture, metropolitane, strade..." Raffaele Zurlo, ad della società del tunnel di base, rivendica la capacità delle procedure e delle normative sugli appalti e sulla semplificazione di stare al passo con i tempi; " e pure - insiste - delle leggi dello Stato unite alla nostra capacità di impegno sul terreno". Insomma, Bbt annuncia quello che nessuno si attendeva, di questi tempi: il costo globale della grande opera passa da 8 miliardi e 800 milioni preventivati a 8 miliardi e 384 milioni. Sopravvalutazione in passato? "Niente affatto - spiega Zurlo - solo una grande capacità di stare nei costi e un po' di fortuna...". Che, detto in soldoni, è stata questa: le Alpi sono risultate più facili del previsto. La "linea periadriatica" (detta anche insubrica), quella faglia tettonica spesso chiamata in causa quando si parla di terremoti, è già stata attraversata e non ha fatto incontrare tutte quelle difficoltà di natura geomorfologica che si potevano attendere vista la durezza del terreno e la sua instabilità in quel quadrante alpino. Dunque bene? Sui costi sì. Sui tempi, Raffaele Zurlo ha annunciato un leggero slittamento: "Invece che nel 2026, i lavori termineremo un anno dopo, nel 2027". Così saranno effettuati con più tranquillità i collaudi. Le ragioni? I ricorsi. Che hanno martellato il tunnel di base sia sul versante italiano che su quello austriaco costringendo la società a una lunga stagione di trattative e di inciampi giudiziari a causa dei ricorrenti. Ma un altro risultato che l'ad ha rivendicato è quello del rapporto, virtuoso, col mondo del lavoro e della scuola. Almeno 30 studenti, molti da Bolzano e dall'Alto Adige, da licei e scuole superiori, ha potuto sperimentare i benefici della "buona scuola" facendo esperienze in cantiere e negli uffici di programmazione Bbt. Poi, da marzo, partirà un nuovo master di secondo livello a cura dell'università di Napoli con la collaborazione di Bbt su "geotecnica per le infrastrutture". Approfittando del fatto che sarà proprio Napoli, nel 2019 , ad ospitare il massimo evento specialistico dedicato al mondo dell'ingegneria sotterranea, il World Tunneling congress. Poi i lavori. Attualmente sono in corso in otto cantieri e sono stati scavati, a ieri, 79 chilometri, pari a circa un terzo del totale . La galleria di base del Brennero, infatti, è un sistema di gallerie che nel loro insieme raggiungono i 230 chilometri di lunghezza. Quattro le finestre d'accesso completate, una parte considerevole del cunicolo esplorativo e molte caverne di collegamento. Anche lo scavo delle gallerie principali è stato avviato, lì dove in futuro transiteranno i treni. Solo a Mules ne sono stati scavati 6,5 chilometri. Proprio a Mules sono in corso i lavori nel lotto più grande del progetto , denominato Mules 2-3. Che prevede lo scavo di 65 chilometri di gallerie sia in direzione nord che sud. Con la conclusione di questo lotto saranno terminate tutte le opere di scavo sul versante italiano. Tempi previsti: entro l'anno 2023. Il secondo grande lotto costruttivo è quello del sottoattraversamento dell'Isarco , nel comune di Fortezza. Qui i lavori di cantiere saranno terminati nel 2022. ( p.c.)















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