Benko rilancia: farò un nuovo quartiere

Ieri la presentazione del progetto “ridotto”. Hager: «Non solo un centro commerciale, ma una visione urbanistica»


di Riccardo Valletti


BOLZANO. È quasi un masterplan il progetto presentato al pubblico ieri dal plenipotenziario Heinz Peter Hager a Palazzo Menz. Il tycoon austriaco René Benko è rimasto bloccato in una riunione d’affari a Francoforte, e a fare gli onori di casa è toccato alla squadra del commercialista bolzanino, che ha aperto il gioco facendo all-in.

«Oggi non presentiamo solo il progetto di un centro commerciale - ha attaccato Hager - ma un’idea che ridisegna un intero quartiere del centro cittadino». Una sala gremita ha chiuso la bocca in religioso silenzio, e sono partite le slide della “visione” di Benko. Via Garibaldi trasformata in un boulevard alberato lungo il cui lato scorrono le vetrine dorate del megastore, via Perathoner che si apre a piazza verde d’estate e pista di ghiaccio d’inverno, illuminata e pedonale, con vialetti di ciottoli che sfilano intorno alle aiuole. Piazza Stazione senza auto, con mamme a spasso che spingono il passeggino, e viale stazione che scompare sommerso dal parco, e si trasforma in un concorrente delle Passeggiate del Talvera. Al centro il Kaufhaus, con negozi, hotel e appartamenti distribuiti su livelli sovrapposti, e il tutto coronato da tetti-giardino. «Abbiamo scelto questo approccio innovativo - ha spiegato Hager - che non si limita a costruire case e negozi, ma che si preoccupa di organizzare anche l’ambiente circostante, e studia il modo di rendere raggiungibili quelle strutture».

Viabilità sotterranea, è questo il segreto del progetto Benko. Una rotatoria in piazza Verdi immetterebbe le auto in una rete di tunnel sotterranei collegati ai parcheggi della zona, e il traffico riemergerebbe a qualche metro dalla stazione della funivia del Renon. In superficie resterebbero solo pedoni, biciclette e autobus. «Abbiamo studiato due varianti - spiega l’ingegnere Berhard Pöll a capo dello studio - una con tratto interrato più corto e una con un’area pedonale più estesa, noi chiaramente preferiamo la seconda».

Trecento milioni di euro, il costo complessivo stimato dell’intera operazione, «dal momento del via libera - prosegue Pöll, ci vorranno tre anni di lavori». E il via libera, sempre che questo sia il progetto approvato, forse, ma difficilmente, arriverà entro la fine di quest’anno. «La società avrà sede legale a Bolzano - aggiunge Hager - e questo significa che produrrà anche un notevole gettito fiscale: abbiamo stimato circa un milione di Imi all’anno e circa quindici milioni l’anno di tasse tra Comune e Provincia». E agli scettici rispetto alla qualità dell’offerta commerciale, il plenipotenziario risponde: «Non abbiamo nessuna intenzione di far chiudere le attività locali, anzi, vogliamo integrare la loro offerta, abbiamo già contatti di grandi catene internazionali che sono interessate ad aprire in città».

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