Benzina, nel 2013 prezzi in calo rispetto all’anno precedente

Lo rileva l’Astat: calo dell’1,9% per la benzina del 2,4% per il gasolio. NOn accadeva dal 2008



L’Osservatorio prezzi e tariffe della Provincia Autonoma di Bolzano pubblica, nell’ambito di una rilevazione trimestrale, i prezzi rilevati nel 2013 per una serie di prodotti, scelti tra i principali gruppi di spesa delle famiglie come alimentari, ristorazione e trasporti.

I dati che riguardano l’anno intero sono da intendersi come media annuale delle quattro rilevazioni del 2013. In questo modo si ha una rappresentazione possibilmente depurata dagli effetti stagionali. Il notiziario appena pubblicato dalla Provincia è diviso in due parti, nella prima parte si analizzano i prezzi secondo il criterio della "marca predefinita", mentre nella seconda parte viene considerato il criterio del "prodotto più venduto".

Centri maggiori: Trento prima di Bolzano e Innsbruck

Un confronto fra singoli prodotti di marca all’interno della categoria alimentari, mostra una continua crescita dei prezzi, per alcuni prodotti tipicamente mediterranei, come pasta, olio d’oliva o grana padano, man mano che ci si sposta da Trento verso Bolzano, arrivando a Innsbruck. Questo vale per tutte le categorie di prezzo, soprattutto per i "prezzi minimi" che a volte si differenziano tra loro notevolmente. Nel complesso troviamo il paniere più conveniente a Trento con 86,38 euro, il più caro a Bolzano con 185,69 euro. È tuttavia da osservare che a Innsbruck diversi prodotti di marca non sono stati trovati. Ci sono tuttavia anche prodotti (p.es. biscotti, bevande), che tra loro si differenziano di poco nel prezzo medio, che però a Bolzano possono essere acquistati a prezzi molto più convenienti, scegliendo il negozio giusto. Nel dettaglio i prezzi variano per 1 kg di riso a Bolzano da 2,32 euro fino a 4,10 euro e a Trento da 2,36 euro fino a 3,29 euro (4,79 euro per l’unico prezzo rilevato a Innsbruck). 1 litro di olio di oliva costa a Bolzano tra 4,25 euro e 7,50 euro, a Trento il livello dei prezzi vada 4,30 euro a 5,54 euro. Infine nel capoluogo altoatesino si paga per due scatole di tonno da 160 grammi, tra 3,19 euro e 5,40 euro, mentre a Trento occorre sborsare tra 3,85 euro e 4,17 euro e a Innsbruck tra 3,04 euro e 5,98 euro.

Con questi esempi risulta chiaro osservare come prodotti simili possano differenziarsi anche notevolmente tra loro nel prezzo, in particolare riguardo al prezzo massimo.

Frutta e verdura, così come la carne hanno rilevato oscillazioni particolarmente elevate. Va segnalato che i prodotti allocati in tale categoria solitamente non vengono distinti secondo la qualità e che, oltre che nei negozi di generi alimentari, essi vengono rilevati anche in diversi negozi specializzati (banchetti di frutta e verdura, macellerie).

Questi due aspetti determinano inevitabilmente una varietà più ampia, sia per quanto riguarda la gamma di prodotti, sia per il prezzo di vendita applicato.

I prezzi risentono fortemente dell’intensità turistica nei comuni.

Nell’analisi per tipo di comune si distingue tra centri maggiori, centri turisticamente intensivi, centri principalmente non turistici e centri marginali. In base a questa classificazione il paniere completo dei centri maggiori registra l’ammontare di spesa più basso (128,74 euro). Seguono i centri principalmente non turistici (130,60 euro), poi i centri marginali (131,16 euro) e infine i centri turistici (134,59 euro).

Nei centri maggiori la molteplicità di punti vendita di diverse catene alimentari influisce positivamente sul livello dei prezzi. Al contrario, il livello relativamente alto dei prezzi nei centri marginali è probabilmente dovuto al fatto che da un lato non ci sono negozi discount e dall’altro l’esiguo numero di esercizi determina una mino- re concorrenza.

Un’altra possibile causa per un livello dei prezzi più alto può essere vista nel costo legato ai trasporti, spesso più lunghi e quindi onerosi. Ad una più accurata valutazione nei diversi periodi temporali per tipo di comune, si possono riconoscere trend differenti.

Mentre i prezzi nel corso dell’anno sono generalmente saliti, nel secondo semestre dell’anno il livello dei prezzi nei centri maggiori è leggermente sceso. Anche secondo quanto osservato dall’ultima rilevazione condotta in dicembre, i centri principali costituiscono una eccezione.

Infatti in tutte le altre tipologie di comuni, il livello dei prezzi verso la fine dell’anno si trova tra quelli massimi. Qui l’esempio più chiaro si ha nei centri prevalentemente turistici.

Questo fenomeno può avere diverse cause. Da un lato la stagione turistica invernale potrebbe influenzare il livello dei prezzi, cosa che spiegherebbe la crescita particolarmente alta nei centri turistici.

Dall’altro, un ulteriore motivo per la generalizzata crescita dei prezzi nei mesi invernali potrebbe essere riconducibile a maggiori costi accessori (riscaldamento, illuminazione), che potrebbero riguardare sia i negozi sia la produzione stessa.

Alimentari nel complesso più convenienti a Trento, gastronomia a Bolzano.

Dal confronto tra i capoluoghi Bolzano, Trento e Innsbruck, secondo il criterio del prodotto più venduto, emerge un risultato molto interessante. Per l’acquisto dello stesso paniere negli Alimentari Bolzano risulta più cara rispetto a Trento (127,03 euro contro 121,32 euro), mentre nella Ristorazione si registra qui un importo minore (27,58 euro contro 31,81 euro a Trento).

A Innsbruck si registra un livello di prezzi generalmente più alto, soprattutto nel settore Alimentari (151,73 euro).

Anche in base al criterio del prodotto più venduto, soprattutto i prodotti mediterranei presentano differenze marcate tra i comuni maggiori. Per 1 kg di grana padano si pagano per esempio a Trento mediamente 13,94 euro, mentre a Bolzano si devono sborsare 15,98 euro e a Innsbruck 20,54 euro. Un pacco di pasta da 500 grammi costa a Trento mediamente 0,61 euro, a Bolzano 0,74 euro e a Innsbruck 1,25 euro.

Per un litro d’olio di oliva si spende a Trento 4,56 euro, a Bolzano 5,24 euro e a Innsbruck 6,54 euro. Infine un pacco di caffè tostato da 250 grammi costa mediamente 2,93 euro a Trento, 2,76 euro a Bolzano e a Innsbruck 3,20 euro.

Le differenze nel prezzo del caffè si evidenziano negli esercizi di ristorazione ancora più chiaramente: per le due bevande a base di caffè più comuni quali espresso e cappuccino, i prezzi medi a Trento si posizionano a 1,05 euro e 1,36 euro, solo poco oltre a Bolzaano con 1,11 euro e 1,62 euro. A Innsbruck invece sono stati rilevati 1,90 euro per l’ espresso e 2,50 euro per il cappuccino.

Rispetto all’analisi di prodotto per marca predefinita, l’analisi del prodotto più venduto evidenzia margini di prezzo più elevati per i singoli prodotti. Tuttavia anche qui si presentano alcuni fenomeni costanti.

Esiste infatti una gamma di prodotti che si differenzia poco per il prezzo minimo, ma per la quale il massimale risulta molto più alto a Bolzano, determinando un prezzo medio più elevato. Questo è il caso, ad esempio, del riso, del cioccolato o delle diverse bevande. Al contrario invece per le bevande al bar (vino, birra e bevande analcoliche) a Bolzano è stato registrato il prezzo medio più basso.

Questi risultati vanno relativizzati, in particolare per quanto riguarda i prezzi praticati ad Innsbruck. Il paniere provinciale, che rappresenta la base della rilevazione, si compone infatti in parte di prodotti tipicamente italiani/mediterranei.

Tali prodotti, anche a causa della loro scarsa richiesta, sono più cari all’estero e questo influenza sicuramente i risultati dell’indagine.

Prezzi dei carburanti complessivamente leggermente in discesa

L’andamento dei prezzi dei carburanti in Alto Adige negli ultimi anni ha registrato una continua crescita, che solo nel 2013 si è arrestata. A causa delle piccole differenze tra i comuni rilevati, viene considerata la media provinciale di tutti i prezzi dei carburanti.

Il punto di partenza di questo confronto temporale è rappresentato dai prezzi rilevati a marzo 2008: 1,393 euro per un litro di benzina verde e 1,353 euro per un litro di gasolio. Al forte calo dei prezzi nella seconda metà dell’anno 2008 (circa 0,40 euro/litro tra giugno e dicembre) è infatti seguita una continua crescita, che prosegue tutt’ora.

Nel 2009 la variazione del prezzo medio rispetto a quanto registrato l’anno prima è stata di segno ancora negativo (-7,3% per la benzina senza piombo e -17,5% per il combustibile diesel), andamento riconducibile all’alto livello raggiunto nel primo semestre dell’anno precedente.

Fino alla fine del 2010 i prezzi dei carburanti sono aumentati nuovamente compensando il calo, con una variazione positiva annuale che ha raggiunto il 9,8% (benzina verde) e il 13,4% (diesel).

Infine gli anni seguenti hanno registrato una crescita ancora maggiore (nel 2011 +15,3% e +21,0%, nel 2012 +13,4% e +14,5%), con valori massimi rispettivamente di 1,905 euro al litro e di 1,805 euro nel settembre 2012.

L’anno 2013 infine, per la prima volta dal 2009, ha registrato un calo, anche se contenuto, con un -1,9% e un -2,4%. Gli ultimi valori misurati a dicembre 2013 rilevano 1,763 euro per un litro di benzina senza piombo e 1,700 euro al litro per il diesel. Nel quinquennio 2009-2013 gli aumenti del carburante sono stati rispettivamente del 40,9% e del 53,5%.













Altre notizie

Tennis

Sinner torna in campo, nel Principato primo allenamento verso il Roland Garros

Dopo le cure all’anca al J Medical, Il campione di Sesto ha ripreso in mano la racchetta a Montecarlo sotto la supervisione coach Vagnozzi e Cahill. Ma non ha sciolto le riserve sulla sua partecipazione a Parigi (foto Instagram Sinner)

LA SPERANZA Il post di Cahill che fa sperare i tifosi
IL CAMPIONE "A Parigi solo se sarò al 100%"
DOLORE Per il problema all'anca Sinner si affida al centro della Juve
GOSSIP Nuova fiamma per Jannik? Il gossip su Anna Kalinskaya

bolzano

Primo giorno al Lido: con lo "spazio giovani"

Invariate le tariffe. In funzione i due bar, resta chiuso il ristorante. A disposizione i campi di calcetto, basket, beach volley. Andriollo: «C’è un cambio generazionale anche tra gli utenti» (foto DLife)


antonella mattioli

Attualità