Bessone «cede» tutti gli ospedali 

La riorganizzazione. Oltre al cantiere di Bolzano (in grave ritardo) Widmann riceverà l’intera competenza sull’Edilizia sanitaria L’assessore leghista: «La Sanità metterà più personale». Assessorato alleggerito: «Chiederò a Kompatscher qualche delega nuova» 


Francesca Gonzato


Bolzano. Non se ne va solo il maxi cantiere dell’ospedale di Bolzano, la più imponente opera di edilizia pubblica attualmente in corso con un costo stimato di 630 milioni di euro. L’assessore all’Edilizia Massimo Bessone rinuncerà a tutto il settore dell’Edilizia sanitaria, cioè ai lavori nei sette ospedali e strutture collegate. È questo l’accordo dell’assessore leghista con il collega Thomas Widmann (Svp). La partita più urgente, come riferito sul giornale di ieri, era definire la governance sul nuovo ospedale, per uscire dalle secche dei ritardi. Ma la trattativa tra i due assessorati è più estesa.

A dieci mesi dalle elezioni provinciali Bessone si ritroverà con un assessorato più leggero. Sfumata la vicepresidenza italiana, andata a Giuliano Vettorato, a Bessone sono state assegnate le competenze su edilizia pubblica, patrimonio, libro fondiario e catasto. Sui cantieri ospedalieri, Bolzano prima di tutto, Widmann ne ha fatto una questione dirimente: o così, o così. «Serve una regia unica, se ci sono dei problemi, me li assumerò io», dice. I due assessori hanno trovato una intesa alcune settimane fa. Poi i rispettivi dirigenti e direttori di dipartimento (Paolo Montagner e Günther Burger) hanno proseguito la discussione tecnica. Il passaggio delle consegne non è ancora avvenuto, ma la notizia è trapelata e Bessone conferma di avere accettato la soluzione proposta da Widmann: «È un passo deciso per il bene della cittadinanza». L’edilizia sanitaria verrà affidata alla Asl, con la regia affidata all’assessorato alla Sanità.

Doppioni e ritardi

Perché Bessone accetta di ridimensionare l’assessorato? «Abbiamo preso atto che c’è un doppione che complicava le cose. Sia noi che loro abbiamo il settore dell’Edilizia sanitaria. Ci trovavamo a programmare gli appalti, dovendo consultare i medici e i tecnici della Sanità. Adesso le procedure saranno più fluide», così Bessone. La vicenda assurda dell’errore di programmazione sulla progettazione della centrale di trasformazione elettrica del nuovo ospedale è uno dei motivi che ha convinto Widmann a chiedere di assumere i poteri sui cantieri. Alla spalle, riferisce Bessone, c’è un problema di risorse umane. L’assessorato all’Edilizia ha affidato un incarico speciale per l’ospedale di Bolzano all’ingegner Domenico Cramarossa. «L’ingegner Cramarossa ha solo tre collaboratori. La Sanità avrà a disposizione più persone», riferisce Bessone. È possibile che nella riorganizzazione venga deciso che Cramarossa prosegua il suo incarico al San Maurizio. Bessone ammette: «Con una struttura così ridotta c’è una difficoltà nell’organizzare le gare di appalto». Daniel Alfreider assessore alle Infrastrutture commenta: «Non so cosa sia successo con quel cantiere. Se hai un progetto da 630 milioni di euro, devi mettere in campo un gruppo di lavoro adeguato, a partire dal numero di persone assegnate». Come è possibile che l’incarico speciale affidato a Cramarossa sia naufragato sul numero dei tecnici assegnati? Nella Svp non vogliono infierire eccessivamente sulla gestione Bessone, che ha ereditato il maxi cantiere dal predecessore Christian Tommasini (Pd).

La partita politica

Con quattro elettI, di cui due assessori, la lega è il partito che ha ridato peso al gruppo italiano in provincia. il centrosinistra aveva infierito sulla ripartizione delle competenze di giunta. «la lega aveva la possibilità di ottenere molto di più», così, tra gli altri, roberto bizzo. ora l’assessorato di bessone diventa ancora più leggero.

«valuteremo con il presidente kompatscher qualche passaggio di competenza, perché io non ci rimetta troppo», fa sapere bessone. lo smantellamento dell’assessorato era iniziato con tommasini: nominato nel 2013 assessore all’edilizia e infrastrutture, nel marzo del 2016 aveva ceduto le infrastrutture a mussner, ricevendone la delega sul patrimonio. l’erosione prosegue e l’edilizia perde un’altra fetta.

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