Bianchi: Svp blockfrei e vinca il migliore 

Chiesto un incontro ad Achammer: non stringano patti con il Pd sul collegio di Bolzano, ormai siamo alleati alla pari


di Francesca Gonzato


BOLZANO. Il centrodestra prova l’ultima carta per le elezioni politiche. L’appello alla Svp perché resti blockfrei dal Pd anche in Alto Adige, nel collegio Bolzano-Bassa Atesina di Camera e Senato. «Così finalmente potremmo avere eletti che rappresentino l’opinione maggioritaria del gruppo italiano»: è Christian Bianchi, il sindaco di Laives, che si incarica di dare voce al tentativo di inserirsi all’interno della trattativa tra Svp e Pd. Senza la conferma di quella alleanza, il centrodestra potrebbe avere chance di vittoria nei collegi del capoluogo.

I tempi sono stretti. L’11 dicembre il parlamentino della Svp deciderà le regole delle primarie per la scelta dei propri candidati, previste intorno a metà gennaio. A breve dovrà essere dunque chiaro il quadro delle alleanze. Dopo il primo incontro tra l’Obmann Philipp Achammer e il segretario Alessandro Huber, Svp e Pd si incontreranno con delegazioni. «Sarà opportuno anche da parte nostra chiedere un confronto con Achammer», fa sapere Bianchi.

L’annuncio del ritorno della Svp alla linea blockfrei rispetto al Pd nazionale vi ha ridato speranza?

«Può essere l’inizio di un confronto».

Ma pare scontato l’accordo con il Pd sui collegi di Bolzano. Non sembrano esserci margini per il centrodestra.

«Come sindaco di un comune governato senza attriti da centrodestra e Svp vorrei chiedere alla Svp di fermarsi un attimo, valutare se non sia il caso di restare blockfrei anche a livello provinciale. È probabile che il centrodestra vada incontro a un discreto successo alle elezioni politiche, perché non presentarsi nel nuovo Parlamento liberi da vincoli?».

La Svp dice che intende collaborare con le forze autonomiste. Ritenete di aver diritto anche voi a questa patente ormai?

«Abbiamo la patente di chi sa governare, quando è messo nelle condizioni di farlo. Sembra che parliamo di scenari immaginifici, ma ormai le giunte con Svp e centrodestra sono quasi più numerose di quelle con alleanza Svp-centrosinistra. Siamo tornati a vincere a Bronzolo, c’è Laives, Brunico da oltre 10 anni, l’esperienza “mista” di Merano, e Brennero. E diciamocelo, a Bolzano potremmo essere al governo da tempo. Se non ci siamo, è soprattutto un demerito nostro. Visto che parliamo delle nostre responsabilità, se arrivasse un segnale della Svp di Blockfreiheit anche in Alto Adige, spetterebbe al centrodestra presentarsi con un candidato unico nel collegio».

A quale centrodestra si riferisce, quale il suo perimetro? La Svp si tiene alla larga da Michaela Biancofiore, la referente di Forza Italia, e dalla Lega di Salvini. Per non parlare di CasaPound, invitata alle vostre riunioni. E la destra di Fratelli d’Italia si sta ritagliando un ruolo forte.

«Il centrodestra altoatesino in cui mi riconosco ha già fatto un percorso, isolando i personaggi più distruttivi. Come detto, abbiamo dimostrato di sapere governare, di essere affidabili. Quando si è all’opposizione, si esercita quel ruolo. Io stesso per 20 anni ho rotto le scatole alla Svp dal mio banco di minoranza. Amministrare è un’altra cosa. Se ci sarà l’occasione, sapremo come farci trovare preparati. E c’è un’altra considerazione».

Quale?

«Una alternanza farebbe bene a tutti. A noi, alla Stella alpina e anche al centrosinistra, che si troverebbe obbligato ad alzare il livello del proprio personale. Se l’elezione è garantita non dai numeri ma da altre logiche, brillare diventa un optional. Non vogliamo provarci?».

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Altre notizie

Attualità