BOLZANO. Iniziata ieri in consiglio provinciale la discussione generale sul bilancio 2018 della Provincia. In aula la parola quasi solo alle opposizioni (Stirner dell’Svp, esclusa), con il voto finale sul documento contabile e la collegata previsto entro venerdì. Il bilancio di previsione 2018 si attesta sui 5,958 miliardi di euro complessivi, con una quota spendibile di 5,005 miliardi e il sostegno primario a settori essenziali come salute, istruzione, welfare. Per Pöder (BürgerUnion) in ambito sanitario non c’è la stata la ripianificazione delle risorse che si aspettava. Pöder ha poi speso parte del tempo del suo intervento per la causa dei «no vax», ovvero di quanti non vogliono sottoporre i figli alle vaccinazioni obbligatorie.

«Nonostante la prudenza del governo provinciale, si notano anche lacune. I successi dell’autonomia, le nuove responsabilità, passarono davanti ai cittadini, per la volontà di una manciata di detentori di potere. Lo si è visto anche con la Convenzione per l’Autonomia, i cui risultati sono già finiti nel cassetto. La Convenzione ha rafforzato l’asse tra l’Svp e i partiti patriottici di lingua tedesca, evidenziando la debolezza del gruppo linguistico italiano», ha sottolineato Hans Heiss dei Verdi. Paul Köllensperger (M5S) ha detto che la somma del bilancio triennale è rimasta sostanzialmente invariata: «L’aumento dell’Irpef dimostra che i cittadini sudtirolesi sono buoni contribuenti. Il bilancio è dotato molto bene, non si stanno prevedendo misure compensative per l’addizionale Irpef, ma va considerato positivamente il fatto che non sono previsti aumenti». «Ciò che è positivo è che è stato dato molto spazio alla migrazione e alla sicurezza. In alcune parti sembrerebbe il nostro programma», così Ulli Mair dei Freiheitlichen.