Bimbo travolto dalla ruspa, assolti i tre indagati

La tragedia avvenne due anni fa, in val Venosta. Il piccolo, di appena due anni e mezzo, morì sul colpo



Il giudice Carlo Busato ha assolto Günther Blaas, Klaus Mair e Hermann Tummler, rispettivamente, la persona al volante della ruspa, il legale rappresentante della ditta e il responsabile del cantiere in cui perse la vita il piccolo Jannik Pohl, il bambino di 2 anni e mezzo ucciso nel 2011 da una ruspa in val Venosta.

Il piccolo Jannik, al momento della tragedia, era ospite degli zii al maso Tafratz, sopra Covelano. Lo zio era andato con il piccolo a visitare il cantiere della nuova strada comunale: sfuggito per un attimo all’attenzione dell’adulto, il piccolo si era avvicinato a una escavatrice che, improvvisamente era partita in retromarcia, travolgendolo.

Secondo il giudice, l’autista non avrebbe mai potuto accorgersi della presenza del bambino. Pertanto gli addetti e responsabili della ditta di costruzioni sono stati assolti.













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