la storia

Bolzano: a 21 anni fa la volontaria alle “ Cure Palliative”

Daniela La Spisa dedica il suo tempo libero al “Papavero”, il Comune la premia assieme ad altri 32 giovani impegnati - Le foto della premiazione


di Alan Conti


BOLZANO. Siedono sugli scranni del consiglio comunale e hanno tutti qualcosa da dire o da raccontare. Sono i 33 giovani che sono stati omaggiati dall'amministrazione con un attestato per il loro impegno costante nel mondo del volontariato: da chi si adopera nel campetto vicino casa a chi si spinge fino in Messico per un’evangelizzazione che sembra d'altri tempi. Il tratto che li unisce è quello più nobile: tutti regalano porzioni del loro tempo a qualcun'altro. Questi i loro nomi:Natasha Argenziano (per lei menzione d’onore della giuria per i tanti anni spesi al servizio dell’Auser), Alice Bevilacqua, Giulia Bentley, Veronica Baron, Elisa Buson, Michel Bonaccio, Lorenz Buonarota, Riccardo di Curti, Elisa Chiti, Andrea Carlino, Mathis Carion, Alessia De Luca, Maria José Fandino Ortegon, Simone Giovanelli, Sara Gambarotto, Gersi Hysa, Ilian Kellciu, Claudia Larcher, Francesco Longhino, Manuel Montini, Veronica Moretto, Matteo Neri, Fatima Nsasra, Sharon Piccoli, Francesco Romano, Luca Righetti, Siham Sogheir, Dino Tadè, Simone de Vincenzi, Veronica Villotti, Luca Zontini, Jennifer Zanotti. Premiati anche i ragazzi dell’associazione Skateproject.

Bolzano: premiati 33 giovani volontari

Il Comune omaggia i ragazzi che si sono distinti nel volontariato. LEGGI L'ARTICOLO

 Nella Giornata del Volontariato, dunque, la quarta edizione di questo riconoscimento scivola via tra tanti sorrisi e meno retorica di quanto si possa rischiare in questi particolari frangenti. «La vostra presenza in quest'aula – il commento dell'assessore comunale competente Mauro Randi – ci riempie di orgoglio, ma quello che più conta è ciò che fate ogni giorno donando del tempo e voi stessi».

Il sorriso dell’hospice. Una giuria ha avuto il difficile compito di selezionare due tra i protagonisti per la premiazione vera e propria da affiancare all'attestato per tutti. I vincitori sono stati Methab Syed, responsabile di un certosino lavoro con i computer per aiutare “Informatica senza frontiere” a diffondere le tecnologie nei Paesi più arretrati, e Daniela La Spisa, 21 enne diplomata al liceo scientifico “Torricelli” e studentessa della Claudiana, da tempo impegnata nell'associazione “Il Papavero” a sostegno delle famiglie con parenti ricoverati alle Cure Palliative. L'hospice, quindi, è il luogo dove si incrocia il suo sorriso pronto a raccogliere e restituire una parola. «Si tratta di un momento difficile e il nostro compito è cercare di portare della serenità. Offrire una dimensione di grande umanità. Per questo io prendo contatto con le famiglie e parlo con loro. Molto spesso non dialoghiamo di quanto sta accadendo, ma divaghiamo su ogni tipo di argomento. Altro. Esterno». Quanto è difficile affrontare una situazione simile da un punto di vista comunque giovane? «La motivazione nasce da un’esperienza personale simile che mi è capitata 5 anni fa. E’ importante essere sensibili, ma in cambio si registra un accrescimento personale senza eguali».

Il vangelo in messico. Particolare anche la storia di Matteo Neri che con l’associazione “Oxygen” si è spinto fino in Messico per una particolare opera di evangelizzazione. «In estate eravamo in una zona a 300 chilometri da Città del Messico e bussavamo a tutte le porte per coinvolgere la popolazione in varie attività di stampo cristiano. Oltre a questo ci occupiamo anche di costruire piccole infrastrutture per le comunità locali cercando, insomma, un intervento a tutto tondo».

Il ragazzo vegano. Una delle facce più giovani in assoluto della cerimonia è quella di Manuel Montini, 15enne votato totalmente all’amore per gli animali. «Ho sempre avuto questa passione sin da bambino. Credo che difendere i loro diritti sia una delle attività più nobili che ci si possa concedere e in cui impegnarsi». Con questa convinzione, un giorno, Manuel incrocia uno degli stand della “Lav” per la raccolta firme. «Naturalmente mi sono fermato interessato e ho scoperto l’associazione. Ho chiesto di poter dare il mio contributo e subito mi hanno accettato. In questo modo ho anche scoperto il mondo vegan». Da marzo, quindi, sono cambiate le sue abitudini alimentari. «Sì, ho preso questa decisione e ne sono molto contento. Impegnarsi in modo così totalizzante è davvero appagante».

Ultima riflessione con Randi per un appello a un maggiore coinvolgimento dei giovani in zona istituzionale. «La Consulta dei ragazzi non ha raggiunto le condizioni per essere istituita, ma non vogliamo rinunciarci».

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