Bolzano. Asl unica, tagli per 9 milioni di euro

Il direttore generale dell’Asl unica, Andreas Fabi: "Per pareggiare il bilancio ho risparmiato su personale e acquisti". La previsione per il 2010 al vaglio di Palazzo Widmann. Dalla Provincia sono in arrivo altri 11 milioni



BOLZANO. «Anche questa volta è stata dura ma spero di avercela fatta». Il direttore generale dell’Asl unica, Andreas Fabi, spiega che la previsione del bilancio 2010 è in questi giorni al vaglio di Palazzo Widmann.

«Quest’anno per arrivare al pareggio mi mancavano all’appello 20 milioni di euro. Nove milioni li ho trovati con enorme fatica risparmiando soprattutto sul personale (medici ed infermieri), sugli acquisti e sui progetti. Gli altri undici milioni che mancano dovrebbe versarli la Provincia».

Ogni anno la stessa guerra. «È il mio lavoro ma è una battaglia, sempre qui a tirare la cinghia ed a spiegare a tutti che non ci sono più soldi. Il bilancio di previsione si aggira attorno ad 1 miliardo e qualche centinaia di milioni di euro ed i conti devono tornare». L’anno scorso si era fermato ad 1 miliardo e 166 milioni, la Provincia lo aveva sottofinanziato di 26 milioni ma dopo un lungo braccio di ferro si era vista costretta a cedere.

E quest’anno il problema si è riproposto con un iter più complesso del solito.
«La nuova legge mi ha imposto di presentare, ancora a novembre dell’anno scorso, la prima previsione con un deficit - teorico e squisitamente tecnico - che si aggirava attorno ai 44 milioni di euro -. A fine febbraio ho preparato la delibera vera e propria nella quale, dopo aver spulciato voce per voce, avevo dimezzato le perdite, portandole a poco più di 20 milioni che comunque non avevo». Trovati a fatica. «Ci sono state settimane febbrili nelle quali si sono succedute una serie infinita di riunioni con i direttori di Comprensorio che ci hanno portato ad un ulteriore ridimensionamento della spesa ed un risparmio concreto di 9 milioni di euro». Come e dove ha tagliato? «Ho ridotto le spese del personale medico ed infermieristico di 2 milioni di euro. Ridotto di altri 2 milioni di euro quelle per acquisti vari e risparmiato quel che potevo anche sui progetti. Ho fatto il possibile ed adesso spero che la Provincia faccia la sua parte e versi gli 11 milioni che restano da pagare per arrivare al pareggio». Il direttore spiega che l’Asl unica è un pachiderma con quasi novemila collaboratori che conta 7 ospedali, 20 distretti, 990 medici e 3.164 infermieri in perenne lotta col budget. «La spesa aumenta per i medicinali, i presidi sanitari, le case di riposo e gli stipendi del personale che portano via più di 500 milioni». Fabi aspetta la Riforma clinica. E spera. Ma secondo lei direttore, avanza o fa finta? «Deve avanzare per forza di cose. La creazione dell’Asl unica ci ha portato degli indubbi vantaggi ma non basta. Certo la nostra Provincia ha un bilancio ricco e può spendere - e per la sanità è giusto farlo - ma non può andare avanti all’infinito. Diciamo che la Riforma è importantissima ma credo che se ad un certo punto si dimostrasse insufficiente dovranno essere adottati interventi più strutturati». Come dire che sette ospedali sono troppi? «Sono qui per far tornare i conti, non sono un politico, non sono decisioni che mi spettano. Diciamo che andrei avanti con gli accorpamenti dei reparti come già è successo a Bolzano per Medicina e Chirurgia, definirei una volta per tutte i Centri di riferimento e punterei ad abbattere l’ospedalizzazione che da noi è alta e ci fa spendere un sacco di soldi. Tre giorni di ricovero costano».

© RIPRODUZIONE RISERVATA













Altre notizie

Attualità