Disservizi

Bolzano: bollette non consegnate, è caos

A 3mila utenti inviato un sollecito di pagamento, ma la fattura di maggio e luglio non era mai arrivata. Fulterer (direttore generale Seab): «Abbiamo contestato il fornitore. Fermate le sanzioni fino alla fine di novembre»



BOLZANO. Si sono ritrovati con un sollecito per mancato pagamento, senza avere mai ricevuto la notifica delle bollette della tariffa rifiuti di maggio e luglio. Il centralino della Seab, a quel punto, ha cominciato a squillare senza sosta. «A ottobre le prime lamentele ci hanno fatto insospettire. Non appena ci siamo resi conto del problema, abbiamo sospeso l'intimazione. Ovviamente ci scusiamo per il disguido, ma non è dipeso da noi», ammette il direttore generale Matthias Fulterer.

Delle 50 mila utenze domestiche che la società ha in mano, ne sono coinvolte ben tremila. I solleciti relativi alle prime due bollette dell'anno, scadute il 31 maggio e il 31 luglio, sono stati quindi sospesi fino alla fine di novembre, termine ultimo anche per chi è in ritardo con gli altri pagamenti del 2023. Non è un caso, infatti, che in questi giorni si trovino numerosi clienti in fila davanti ai tabacchini per procedere ai pagamenti.

La spiegazione

«Quando ero bambino io c'erano i fattorini che ti consegnavano tutto a mano e magari capitava di scambiarci pure due chiacchiere», premette Fulterer, «Ora sul mercato ci si avvale di aziende che hanno del personale che cambia in fretta, e talvolta non porta a termine la consegna. È un fenomeno in aumento».L'80% dei clienti della Seab riceve le bollette fisicamente, il resto si avvale della consegna via posta elettronica e dunque non ha avuto a che fare con il disservizio. Che è nato proprio per un tentativo di consegna fallito. «Le cassette delle lettere dovrebbero essere accessibili da fuori, dalla parte esterna del condominio. Molte di queste non lo sono e tra l'altro risultano non a norma - prosegue il dg della Seab -. Perciò alcuni servizi di portalettere possono rifiutarsi di consegnare laddove le cassette della posta non siano posizionate fronte strada. Inoltre qualcuno non indica nemmeno il proprio nome nella cassetta».

Il fornitore

Di fatto quelle tremila bollette non sono nemmeno tornate indietro alla Seab, che quindi le ha date per consegnate. «Solitamente - fa sapere la società - procediamo ad una gara dove si presentano delle aziende private specializzate nella stampa, nell'imbustamento e nella consegna delle lettere. Con l'attuale fornitore ci siamo sempre trovati bene, tranne ultimamente, penso per via di un cambio importante del personale. E perciò abbiamo proceduto a una contestazione».

Il digitale

Il consiglio, per evitare casi analoghi, è quello di iscriversi al portale per essere avvisati in tempo reale sullo stato delle proprie bollette. Inoltre con un mandato di pagamento i soldi vengono scalati in automatico dal proprio conto, come ad esempio per Alperia, così da non doversi preoccupare di scadenze. «Questo comporta inoltre un vantaggio economico perché qualora il cliente rinunci al cartaceo gli vengono accreditato 60 centesimi per ogni fattura, oltre a fare del bene all'ambiente. È la via più semplice, ma è chiaro che per una persona anziana può risultare complicato», conclude Fulterer. AL.BO.













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