il caso

Bolzano, commessi aggrediti alla fine del turno serale 

La denuncia. In più occasioni alcuni lavoratori sono stati importunati senza alcun motivo Gli episodi si sono verificati in via Galvani. Un cassiere: «Mi hanno lanciato contro una bottiglia»



BOLZANO. Lasciare il posto di lavoro a conclusione del proprio turno nelle ore serali sta diventando fonte di preoccupazione nei pressi del centro commerciale «Centrum», in particolare nelle zone di via Galvani e di via Ferrari. Da alcuni giorni sono diverse le segnalazioni di iniziative intimidatorie (che sembrano dettate più che altro dalla noia e dall’insoddisfazione) da parte di giovani, probabilmente di origine straniera, che stazionano abitualmente nella zona in questione e se la prendono con chi intende tornare a casa dopo il lavoro. È stato il consigliere comunale Claudio Della Ratta (Civica per Bolzano) a denunciare la situazione, chiedendo maggiori controlli ed una presenza preventiva delle forte di pubblica sicurezza, polizia municipale in primis.

Al centro delle preoccupazioni ci sono in particolare i dipendenti del supermercato Iperpoli e negozi attigui. Quelli segnalati non sono singoli episodi che possono accadere in qualsiasi zona della città. In effetti l’ultima segnalazione riguarda il lancio di bottiglie di vetro di cui è stato oggetto un dipendente del supermercato al rifiuto di offrire agli stranieri presenti nei pressi dell’uscita una sigaretta. Uno dei commessi, dopo un’aggressione di tipo verbale, si è visto tirare addosso con forza e con rabbia una bottiglia di vetro vuota che il lavoratore è riuscito per fortuna ad evitare. Il lavoratore è riuscito a tornare a casa senza alcun danno, ma l’episodio lo ha traumatizzato proprio per il pericolo che lo attende ogni sera al momento di lasciare il posto di lavoro.

Della Ratta riferisce di avere ricevuto rassicurazioni da parte del comandante della Polizia municipale. La promessa: incentivare i controlli preventivi nella zona di via Galvani e via Ferrari tra le 19 e le 20.30. La zona, dunque, dovrebbe essere presidiata da almeno una pattuglia dei vigili urbani, la cui presenza dovrebbe fungere da disincentivo nei confronti di chi ha iniziato a trovare gusto ad importunare i lavoratori a fine turno.

Nel frattempo uno dei cassieri dell’Iperpoli che ha rischiato di essere colpito da una bottigliata sta affrontando la situazione (diventata più critica da almeno tre mesi) con estremo timore. Insomma, c’è paura. Ieri sera però la zona è stata controllata da agenti della polizia. «Una presenza che mi ha rincuorato - racconta il giovane cassiere - la speranza che i controlli tra le 19 e le 20 proseguano. Non si può vivere con il patema d’animo di essere aggrediti dopo 9 ore di lavoro magari solo per una sigaretta. In effetti l’altra sera è successo proprio così. Appena uscito mi sono acceso una sigaretta e stavo per raggiungere l’auto di un collega quando un nord africano si è avvicinato. Voleva anche lui una sigaretta. Gli ho detto che non ne avevo più. Allora si è messo ad urlare in marocchino minacciandomi e cercando di colpirmi con una bottiglia di vetro facendomi segno che prima o poi mi avrebbe tagliato la gola».

 













Altre notizie

Attualità