Bolzano, Durnwalder boccia la funivia urbana: "Non risolve i problemi"

«Non so se è la soluzione per risolvere i problemi di traffico tra Bolzano e Oltradige. Ne dubito». Poche parole con le quali il presidente della giunta provinciale Luis Durnwalder ha bocciato il progetto funiviario elaborato dalla Doppelmayr per conto della Lega Nord



BOLZANO. «Non so se è la soluzione per risolvere i problemi di traffico tra Bolzano e Oltradige. Ne dubito. Comunque siamo curiosi di vedere». Poche parole con le quali, ieri nella consueta conferenza stampa del lunedì, il presidente della giunta provinciale Luis Durnwalder ha di fatto bocciato il progetto funiviario elaborato dalla ditta Doppelmayr per conto della Lega Nord. Le critiche riguardano sia la soluzione tecnica che i modi in cui è stato presentato il progetto.
 «Abbiamo appreso dai media - ha detto Durnwalder - dell’esistenza di un progetto innovativo e più economico. Oggi ne abbiamo parlato in giunta: nessun assessore e nessun ufficio della Provincia è mai stato contattato al riguardo. Sinceramente, mi sono meravigliato che una ditta seria come la Doppelmayr possa aver elaborato un progetto senza prendere contatti con gli uffici e gli organismi provinciali competenti».
 Quindi il presidente della giunta provinciale è entrato nel merito del progetto, illustrato per ora solo ai giornali. Le fermate innanzitutto: «Da quanto ho letto le stazioni della nuova funivia sarebbero solo cinque: non so come possano riuscire a risolvere i problemi di traffico sull’asse Caldaro-Appiano-Bolzano». Poi la soluzione tecnica: «Sinceramente non è il massimo che un bolzanino la mattina apra la finestra e si trovi davanti la cabina della funivia. Comunque, siamo curiosi di vedere il progetto».
 Nessun accenno da parte del presidente al progetto-minimetro della Leitner, presentato un paio di mesi fa dall’amministratore delegato della società di Vipiteno Michael Seeber alla giunta provinciale. Ma il minimetro, che dovrebbe collegare Bolzano all’Oltradige, era stato accolto con grande entusiasmo dallo stesso Durnwalder. Entro sei mesi, come prevede la legge, la giunta dovrà dire se è interessata a quella soluzione e, in caso positivo, indire un bando a livello europeo.
 Minimetro o funivia? Sulla questione prende posizione con una nota la Leitner: «Quasi tre anni fa proprio Leitner, nel corso di una conferenza stampa tenutasi il 6 settembre 2007 a Bolzano, aveva presentato all’opinione pubblica uno studio di fattibilità che prevedeva il collegamento tra Caldaro e il capoluogo. Una soluzione che prefigurava due alternative: la prima proprio con una funivia, la seconda con un minimetro. Già in quella circostanza la soluzione con una cabinovia da noi avanzata non aveva incontrato l’interesse e i favori delle amministrazioni, tanto che si decise di procedere nello sviluppo di un’ipotesi di minimetro, coronato, in collaborazione con la Società italiana per Condotte d’acqua specializzata nella costruzione di infrastrutture sensibili, con la presentazione ufficiale ai primi di marzo in Provincia dello studio di fattibilità, accompagnato da un’ipotesi di piano di finanziamento dell’opera, ora al vaglio dei tecnici provinciali».













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