Bolzano, il sindaco Spagnolli appoggiail progetto Thun: "E' all'avanguardia"

Il Virgolo sarà di nuovo uno dei temi importanti della legislatura. Spagnolli anticipa alcune delle linee per i cinque anni. E non esclude un allargamento di giunta


Francesca Gonzato


BOLZANO. Arriverà oggi in giunta il nuovo ultimatum della Thun: via libera al progetto del Virgolo o trasferimento. La maggioranza resta divisa tra possibilisti e contrari, come nella scorsa legislatura. Gli assessori ne discuteranno oggi e il sindaco Luigi Spagnolli spiazza i contrari con toni entusiasti: «E’ un progetto bellissimo, con aspetti di tutela ambientale all’avanguardia». Il Virgolo sarà di nuovo uno dei temi importanti della legislatura. Spagnolli anticipa alcune delle linee per i cinque anni. E non esclude un allargamento di giunta.
Lei dice «bellissimo», ma sul progetto Thun nella sua maggioranza c’è chi, a partire dai Verdi, pensa il contrario.
«Sarebbe un cantiere impattante. E i costi rilevanti: va stabilito chi paga e quanto».
Peter Thun le ha scritto una lettera ultimativa.
«Sono saltati per una serie di disguidi un paio di appuntamenti che avevamo. Forse Thun si è irritato, ma non c’era nulla di personale. Ci vedremo».
Lei non presenterà al voto del consiglio comunale le linee del programma entro i canonici 100 giorni. Perché?
«Con gli alleati siamo a buon punto nella stesura, ma vogliamo avere le idee più chiare sul bilancio. Inutile anticipare progetti, se diventeranno irrealizzabili a causa della sforbiciata al budget».
Nei giorni scorsi ha anticipato che state pensando a come modificare il sistema dei sussidi concessi dalla Assb.
«Il sociale sarà uno degli impegni più importanti per la legislatura. La società esprime nuovi bisogni. Una delle mie preoccupazioni è il proliferare delle sale gioco, con i comportamenti devianti che induce».
Persone si rovinano alle macchinette e hanno bisogno dei sussidi.
«Dopo decine di casi abbiamo capito che non possiamo più distribuire denaro e basta. Queste persone vanno aiutate a spendere, affiancandole e potenziando la rete degli assistenti sociali».
A costo di spendere di più?
«Sì».
Altre priorità di legislatura?
«Abbiamo già iniziato a discutere della riorganizzazione delle ripartizioni. Vorremo anche ridurre la burocrazia».
Quali le urgenze sulle strutture?
«Il problema più serio ce l’abbiamo con gli impianti sportivi, ormai vecchi. Guardo con sollievo allo stadio da calcio a Laives in cui potrà giocare l’Alto Adige, perché il Druso non è adeguato dal punto di vista delle misure di sicurezza per la nuova categoria. In ogni caso dovremo mettere mano al Druso, al palazzetto di viale Trieste, al campo di atletica di via S. Geltrude e a Maso della Pieve».
Le nuove strade?
«Dovremo tornare a parlarne con la Provincia, che per fortuna le finanzierà. L’areale ferroviario dovrà autopagarsi le infrastrutture, anche se dovremo stare molto attenti».
La Provincia sta lavorando all’accordo con il ministro Fitto sui cartelli di montagna. La sua linea?
«Sono arrabbiato per l’operazione dell’Avs. Non hanno il diritto di toccare il mio patrimonio culturale personale, e quello dei concittadini di lingua italiana. Vetta d’Italia è un nome che fa parte della mia vita, ma il presidente Simeoni dice che non lo scriverebbe mai. Certe persone non hanno capito che gli italiani ormai fanno parte di questa terra, che non c’è più soltanto la parte “cattiva” del fascismo. Vorrebbero cancellare la nostra presenza».
Da sindaco della città con la maggiore presenza del gruppo italiano come affronta queste tendenze?
«C’è bisogno di tanto dialogo, perché a volte le mentalità differenti emergono proprio tutte».
La sua alleanza è cresciuta di due partiti, radicali e Idv. Come funziona?
«Sono tanti, ma per fortuna persone per bene e finora si riesce a lavorare. Il lato negativo è che certe questioni andrebbero risolte prima, nel rispettivo partito. Invece perdiamo tempo tutti. Per questo resto sempre dell’idea che si dovrebbe ridurre il numero dei partiti».
Chi è rimasto fuori dalla giunta, come socialisti e Udc, punta a un allargamento. E’ probabile?
«Non parto con l’idea di allargare per forza. E’vero che ci sono almeno un paio di assessorati molto carichi, come quello di Luigi Gallo, tra personale e lavori pubblici. Sono due competenze che richiedono molto impegno».
In consiglio comunale verrà discussa la mozione di sfiducia presentata dall’opposizione contro il vicepresidente Matteo degli Agostini dell’Idv per gli insulti via web a Berlusconi. Lei ha chiesto le scuse.
«Spero in un incidente di percorso. Dovrà imparare ad essere più attento».

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