BOLZANO

Bolzano, Kompatscher incontra Juncker: "L'Europa sia più unita sui migranti"

Colloquio privato tra il governatore ed il presidente della commissione Ue. Toccati anche i temi della sicurezza e degli investimenti



BOLZANO. Europa, migranti, ruolo delle Regioni: sono tra i temi affrontati oggi a Bolzano dal presidente Arno Kompatscher con il presidente della Commissione Ue Jean Claude Juncker. Nell’incontro di un anno fa a Bruxelles Juncker aveva assicurato a Kompatscher la volontà di visitare l’Alto Adige in occasione di un convegno sull’Europa. Oggi ha mantenuto quell’impegno e ha presenziato alla conferenza "70 anni Accordo di Parigi: autonomia e federalismo in Europa" organizzata dalla Provincia all’Università di Bolzano.

Juncker è stato accolto alle 10.30 in piazza Magnago dal presidente Kompatscher con la tradizionale cerimonia di benvenuto ("landesüblicher Empfang") degli Schützen. Nell’ufficio del Landeshauptmann è seguito un colloquio a quattr’occhi durato oltre mezz’ora. Diversi i temi di attualità approfonditi da Kompatscher e Juncker, a cominciare dallo stato di attuazione del processo di unificazione europea. Entrambi hanno concordato sulla necessità che decisioni comuni a livello europeo vadano rispettate e sostenute da tutti i Paesi membri. A tale proposito è stata sottolineata l’importanza della coesione e della solidarietà nell’Ue. Il presidente Juncker ha dichiarato che l’Europa può funzionare solo se decisioni congiunte vengono anche attuate congiuntamente. "Gli Stati devono finalmente dare applicazione alle delibere approvate a livello europeo ed esprimere una solidarietà vissuta", ha ribadito Kompatscher. Il presidente Juncker ha anche annunciato che a fine mese la Commissione presenterà proposte per proseguire nella politica europea di sicurezza e difesa. Proprio come il tema della migrazione, altro punto del colloquio, anche con una politica estera e di sicurezza comune gli europei assieme possono raggiungere maggiori risultati di ogni singolo Paese membro.

Si è parlato inoltre dell’attuazione anche in Alto Adige del Piano europeo di investimenti strategici, meglio noto come "Piano Juncker", a sostegno di progetti transfrontalieri di investimento. Si tratta di finanziare investimenti pubblici e privati necessari per il rilancio dell’economia reale in settori tra cui Pmi, ricerca, innovazione e energia. Il principale strumento è il Fondo Europeo per gli Investimenti Strategici (Feis). Nel colloquio con Juncker il presidente Kompatscher si è soffermato anche sui punti che riguardano la politica regionale, tra cui l’agricoltura montana, il mantenimento dei fondi strutturali dopo il 2020 e la strategia Eusalp della macroregione alpina (5 Paesi, 48 regioni e 70 milioni di abitanti).

Prima di trasferirsi alla Lub per il convegno, Juncker e Kompatscher hanno discusso anche di tutela delle minoranze: il Presidente della Provincia ha ricordato l’Ice (iniziativa dei cittadini europei) denominata "Minority Safepack" e ideata dalla Fuen((Federal Union of European Nationalites) in materia di diritti delle minoranze per tutelare le persone appartenenti a minoranze nazionali e linguistiche e rafforzare la diversità culturale e linguistica nell’Ue. Unità di vedute, infine, sul futuro ruolo delle Regioni quale veicolo del pensiero e dello sviluppo europeo: le Regioni sono un anello centrale di congiunzione fra cittadini e Europa e in tal senso anche il Comitato delle Regioni Ue ha un ruolo particolarmente significativo e merita la piena attenzione delle istituzioni europee.













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