Bolzano: l'Ipes chiede i danni ai dipendenti indagati

L'Istituto si costituisce parte civile: «Chi ha sbagliato pagherà i danni»



BOLZANO. L'Ipes ha deciso: si costituirà parte civile nei confronti di quei dipendenti che verranno rinviati a giudizio. Renzo Caramaschi - vicepresidente dell'Istituto - spiega che la decisione è stata presa ieri dal consiglio di amministrazione dell'ente: «Decisione che trovo non solo giusta ma giustissima. L'Ipes ha subìto un danno, da questa brutta storia, che dovrà essere risarcito. Se qualcuno non ha fatto il suo dovere, ha gonfiato le fatture e fatto male i lavori dovrà risponderne anche a noi». L'indagine va avanti. Le diciannove persone indagate e coinvolte nel terremoto che ha scosso l'Ipes per presunte tangenti - otto dipendenti dell'Istituto ed undici imprenditori - dovranno chiarire le rispettive posizioni entro venti giorni. Il sostituto procuratore Axel Bisignano ha depositato - infatti - l'avviso di conclusione indagine e provvederà alla richiesta di rinvio a giudizio. Si dovranno presentare davanti al giudice con ipotesi di reato che vanno dalla corruzione, alla concussione fino all'usura: Stefano Grando (responsabile del Centro servizi all'inquilinato), Peter Kritzinger (responsabile della squadra manutenzione) e ancora Paolo Nascimbeni, Peter Gummerer, Valter Boldrin, Roberto Rebecchi, Tiziana Andreotti e Hugo Sanin. Caramaschi è secco: «Il consiglio di amministrazione ha deciso che valuterà, una volta esaminati gli elementi in possesso degli inquirenti, qual è il modo più opportuno per tutelare gli interessi dell'Ipes nei confronti delle persone che verranno rinviate a giudizio per reati che possono avere pregiudicato il patrimonio e la reputazione dell'ente pubblico». Nel concreto come vi muoverete? «Esamineremo accuratamente le posizioni processuali dei singoli dipendenti e delle imprese coinvolte nei fatti penalmente rilevanti e decideremo se intraprendere nei loro confronti misure disciplinari o se intentare azioni civili nell'ambito del processo penale o in separate cause civili». Pensate di licenziare i dipendenti? «Non lo so, analizzeremo insieme le singole posizioni e poi decideremo che fare». Il cda ha trattato altri argomenti? «Abbiamo parlato dell'unificazione del servizio ripristino e risanamento che garantirà procedure analoghe, maggior efficienza ed anche un maggiore controllo e che se tutto filerà liscio punta anche ad ottenere, a fine anno, la certificazione Iso 9001. Abbiamo discusso anche dell'attivazione dell'ufficio appalti per dovrà far funzionare al meglio tutta quanta la struttura».

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