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Bolzano: le domeniche del 1973 tutti a piedi o in bici per l’austerità

Quando gli arabi decisero di farci pagare di più la benzina Chiusure dei bar anticipate, niente Rai dopo le ore 23


di Orfeo Donatini


BOLZANO. L'aumento del prezzo della benzina nel 1973 cambiò anche le abitudini degli italiani, almeno temporaneamente: basti pensare che il prezzo era passato dalle 160 lire del 1970 alle 305 lire al litro del 1975. Ma in cosa consisteva la famosa austerity? A seguito della crisi petrolifera vennero diminuite le forniture di energia elettrica per l'illuminazione pubblica – e su molte strade soltanto uno sì ed uno no i lampioni erano accesi - poi venne anticipata la chiusura dei locali pubblici come bar e cinema, e venne pure decisa la chiusura delle trasmissioni Rai alle 23. Per la prima volta, dato il prezzo alto del greggio e della benzina, il 2 dicembre del 1973 ci fu così la prima domenica a piedi. Niente automobili. Questo portò ad un risparmio in un solo giorno di 50 milioni di litri di benzina.

In quegli ultimi mesi del 1973 vi fu un’improvvisa ed inattesa interruzione nel consueto flusso di approvvigionamento. Ma non si trattava di scarsità di greggio, o non solo: semplicemente, quelli che più di tutti ne disponevano, ovvero i paesi arabi, avevano deciso di non essere pagati abbastanza bene. Quel che successe fu che i governi dei paesi maggiori produttori di petrolio, tutti membri dell'Opec(Organization of the Petroleum Exporting Countries), decisero di prendere il controllo della produzione del greggio e, cosa più importante, della gestione dei prezzi per le esportazioni dai loro paesi. In effetti, fino a quel momento il petrolio era prodotto ed immesso sul mercato da società petrolifere sotto il controllo occidentale, le quali, riducendone gradualmente il prezzo, avevano lentamente reso di nessun valore le azioni che i governi arabi avevano precedentemente acquistato.

Un incentivo ulteriore all’offensiva commerciale anti-occidentale fu offerto poi dalla guerra arabo-israeliana di quello stesso anno, la cosiddetta guerra dello YomKippur, giorno sacro per gli ebrei, iniziata il 6 ottobre con un attacco egiziano nel Sinai e la successiva controffensiva israeliana che porterà dopo pochi giorni la stella di david fino alle porte de Il Cairo. La maggior parte degli Arabi e dei paesi musulmani appartenenti all’Opec erano fermamente intenzionati a ridimensionare la politica occidentale in Medioriente.

La guerra finì dopo una ventina di giorni con la proclamazione di un cessate-il-fuoco tra le due parti. Contemporaneamente i Paesi Arabi appartenenti all'Opec bloccarono le proprie esportazioni di petrolio verso gli Usa e l'Olanda fino al gennaio 1975. Questo processo portò all'innalzamento vertiginoso del prezzo del petrolio, che in molti casi aumentò più del triplo rispetto alle tariffe precedenti.

Il governo italiano è guidato in quei giorni da Giulio Andreotti, alla sua seconda esperienza da premier, ma resterà in carica solo fino al 5 luglio 1973. Gli succede il governo di Mariano Rumor, alla sua quarta volta alla guida dell'esecutivo, ma anche lui solo per pochi mesi fino al 13 marzo 1974. Quindi con una fortissima instabilità.

E' in questo clima che scatta l'”Austerity”.

Anche a Bolzano niente auto dalla mezzanotte di sabato 1 dicembre alla mezzanotte di domenica 2. “Padroni della città” titola allora l'Alto Adige del lunedì successivo raccontando come i bolzanini si siano comportati entusiasticamente “dando vita a scene inconsuete nelle vie e nei quartieri”. In cronaca cittadina poi si aggiunge: “Una festa chiamata Austerity” nonostante in quelle ore il gelo fosse quasi da record. E allora in cronaca di Bressanone il titolo è “Per il gran freddo tutti a casa nella prima giornata senza auto”. E a Merano infine oltre che da pedoni e ciclisti ci invasa naturalmente dai cavalli.

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