Bolzano, le richieste dell'economia a Spagnolli: case e tram

Ora che Luigi Spagnolli è stato riconfermato sindaco di Bolzano, le categorie economiche chiedono di fare in fretta con la formazione della giunta per tornare subito al lavoro. «Perché - dicono in coro i rappresentanti di Assoimprenditori, Cna, Apa, Unione e Confesercenti - c’è ancora tanto da fare per la città»



BOLZANO. Il caro-casa, i collegamenti per i pendolari, i parcheggi e la burocrazia. Sono questi i grandi temi per i quali le categorie economiche chiedono una soluzione rapida alla nuova giunta comunale. Il centro commerciale non è una priorità, mentre per rilanciare l’economia la proposta è legata al risanamento energetico degli edifici pubblici.
 Ora che Luigi Spagnolli è stato riconfermato sindaco di Bolzano, le categorie economiche chiedono di fare in fretta con la formazione della giunta per tornare subito al lavoro. «Perché - dicono in coro i rappresentanti di Assoimprenditori, Cna, Apa, Unione e Confesercenti - c’è ancora tanto da fare per la città».
 Edilizia. È il tema principale per Assoimprenditori e artigiani. «Il grande problema di Bolzano - spiega Michele Libori, responsabile cittadino di Assoimprenditori - sono i prezzi delle case. Bisogna immettere sul mercato un numero di alloggi tale che faccia da calmieratore». Claudio Corrarati, presidente della Cna, chiede più lavori per gli artigiani: «Il risanamento energetico degli edifici pubblici consentirebbe di rilanciare molte imprese».
 Viabilità cittadina. I parcheggi sono la priorità numero uno. «Posti blu in superficie e piazzole per il carico e scarico vanno aumentati», è la richiesta del vicepresidente dell’Unione commercio Dado Duzzi. Ivan Bozzi, responsabile cittadino dell’Apa, chiede un accesso più facile al centro: «Tra gli artigiani ormai c’è chi rifiuta commesse in centro storico oppure rischia una multa, perché è maggiore la perdita di tempo per chiedere i permessi che il guadagno per il lavoro».
 Viabilità extra-urbana. Le grandi opere sono importanti, «ma - è realista Duzzi - i sogni irrealizzabili sono illusioni e quindi proposte come lo spostamento dell’A22 non servono». Meglio puntare sul miglioramento delle infrastrutture già esistenti - in particolare aeroporto e autostrada - e puntare su quelle opere che hanno un impatto anche su altri comuni: il collegamento per l’Oltradige è decisivo per tutte le categorie, così come le circonvallazioni a nord nord per chi viene da Sarentino accanto al completamento di quella sud da Laives.
 Urbanistica. Domenico Sacco, presidente della Confesercenti, chiede di non escludere le attività economiche dai nuovi rioni: «Senza commercio e artigianato rischiamo di creare dei quartieri-dormitorio». Stesso discorso da parte di Cna e Apa, con particolare riferimento alla zona artigianale di viale Druso, che il Comune vorrebbe liberare per destinarla agli alloggi.
 Centro commerciale. Confesercenti e Unione comercio sono contrarie: «A Bolzano ci sono 1.638 piccoli negozi con 10 mila addetti: se non li tuteliamo rischiamo di perderli», avverte Sacco. Anche per Assoimprenditori non c’è fretta: «Meglio ampliare l’offerta merceologica sotto i Portici, è questo il nostro centro commerciale», spiega Libori.
 Sburocratizzazione. Meno carte. La richiesta è comune a tutte le categorie: si va dai permessi alle notifiche: «Bisogna semplificare», dicono gli imprenditori. Commercianti e artigiani chiedono invece qualche paletto in più per evitare la proliferazione selvaggia di certe attività, dai bar ai saloni benessere.
 

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