Bolzano, legge sulla toponomasticaUn vertice segreto tra Svp e Pdl

È pronto il disegno di legge della Svp sulla toponomastica. Il testo sarà depositato in consiglio questa settimana, ma nel frattempo emerge un retroscena: prima di approvare il ddl al proprio interno, l’Svp ha incontrato i partiti del centrodestra italiano. L’Svp stavolta fa sul serio. Entro pochi giorni sarà depositato il nuovo disegno di legge sulla toponomastica annunciato qualche settimana fa da Luis Durnwalder


Mirco Marchiodi


BOLZANO. È pronto il disegno di legge della Svp sulla toponomastica. Il testo sarà depositato in consiglio questa settimana, ma nel frattempo emerge un retroscena: prima di approvare il ddl al proprio interno, l’Svp ha incontrato i partiti del centrodestra italiano.
L’Svp stavolta fa sul serio. Entro pochi giorni sarà depositato il nuovo disegno di legge sulla toponomastica annunciato qualche settimana fa da Luis Durnwalder. «Lo presenteremo in settimana», annuncia il capogruppo della Volkspartei Elmar Pichler Rolle che sui contenuti non vuole anticipare nulla se non che «non ci saranno cancellazioni di toponimi d’ufficio, il disegno di legge non toglierà o darà nomi». Come ha fatto capire Durnwalder, si tratterà probabilmente di una norma procedurale, che non fisserà toponimi ma cercherà un metodo per arrivare a una soluzione condivisa. Sembra essere stata accantonata l’idea del sondaggio («anche se a me piaceva di più», dice Durnwalder), sostituito da una commissione che dovrà esprimersi sui casi controversi.
Il momento per discutere di toponomastica forse non è il più felice, viste le polemiche sui cartelli di montagna, ma Pichler Rolle spiega che non si poteva più aspettare: «La potestà legislativa in materia di toponomastica spetta al consiglio provinciale e visto che i toni stanno diventando sempre più accessi, è arrivato il momento di intervenire. Sappiamo già adesso che ci pioveranno addosso le critiche di certi partiti italiani e di certi partiti tedeschi, ma quello di presentare un disegno di legge è l’unico modo per riaprire un tavolo di confronto e cercare di arrivare a una soluzione il più possibile condivisa».
In queste settimane la Volkspartei ha lavorato molto sotto traccia. L’obiettivo è di evitare l’ostruzionismo in aula, che andrebbe a vanificare ogni sforzo per legiferare in materia di toponomastica. Proprio per evitare che questo accada, Durnwalder e Pichler Rolle hanno già avuto diversi colloqui informali. «Abbiamo incontrato anche i partiti del centrodestra italiano», ammette Pichler Rolle. È accaduto a inizio mese, prima che scoppiasse la polemica tra il ministro Fitto e Durnwalder. All’incontro hanno partecipato i consiglieri del Pdl Alessandro Urzì e Maurizio Vezzali, oltre al leader di Unitalia Donato Seppi (con il vicepresidente del consiglio provinciale Mauro Minniti c’è stato un incontro successivo). «Dobbiamo far capire a tutti che cercare un compromesso è la via maestra per trovare un’intesa che sarà comunque difficile», spiega Pichler Rolle. I rappresentanti del centrodestra si sono detti disponibili a dialogare, ma non hanno fatto promesse. «Aspettiamo di vedere il testo nero su bianco», fanno sapere Pdl e Unitalia, con Seppi che promette battaglia «se sparirà anche un solo toponimo italiano».
Pichler Rolle assicura che il testo è aperto a correttivi: «Pronti a dialogare e recepire proposte di buon senso». I tempi: il ddl sarà depositato entro questa settimana, il che significa che andrà in commissione a settembre-ottobre. Entro la fine dell’anno potrebbe dunque approdare in consiglio provinciale.

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