Bolzano, pedofilo filma i bambini al Lido: arrestato

E' un docente austriaco di 52 anni. Aveva la telecamera nascosta nell'asciugamano. Un bolzanino di 42 anni è stato notato mentre si appartava nella zona del bar con un ragazzino quattordicenne



BOLZANO. Un docente universitario austriaco di 52 anni è stato arrestato ieri pomeriggio dopo essere stato sorpreso al lido di Bolzano mentre fotografava e filmava nelle parti intime alcune bambine. Ad accorgersi del comportamento anomalo dell'uomo è stato il personale di controllo dell'impianto balneare che ha subito allertato gli agenti di polizia. L'uomo è stato così bloccato, accompagnato dapprima negli uffici, poi trasferito in Questura ed infine dichiarato in stato di arresto. L'episodio è avvenuto verso le 14. Ad allertare il personale di controllo del lido era stato il comportamento dello straniero che era stato notato aggirarsi per il lido con una piccola macchina fotografica (di quelle che permettono anche di girare veri e propri filmati) nascosta in un asciugamano. L'uomo non immaginava che all'interno del lido fosse attivo un efficace servizio di controllo e prevenzione con persone che sembrano a tutti gli effetti dei bagnanti che in realtà controllano la situazione.

Quella di ieri al lido di Bolzano non è stata una domenica di pienone. Nel primo pomeriggio c'erano in tutto 1500 persone ma gli addetti al controllo della struttura sanno che gli abusi di carattere pedofilo spesso vengono messi in atto proprio nelle prime giornale di apertura per la frenesia, da parte dei pedofili, di avere a disposizione la possibilità di effettuare riprese o foto a sfondo sessuale nei confronti di bambine e bambini. Quando l'uomo è stato individuato e fermato sono subito intervenuti due agenti di polizia perchè in primo luogo è stato necessario procedere al sequestro della macchina fotografica con cui stava operando ormai da qualche ora all'interno del lido. Il primo obbiettivo, dunque, era preservare la prova del reato. E così in effetti è stato.

Il docente austriaco è stato dapprima accompagnato negli uffici del lido, poi trasferito in Questura ove, poco dopo, è intervento anche il magistrato di turno. L'uomo infatti ha cercato di negare la natura pedofila delle foto ed il sostituto procuratore Luisa Mosna ha voluto visionare personalmente tutto il materiale fotografico di cui l'uomo è stato trovato in possesso prima di prendere una decisione. Dopo il controllo delle immagini il magistrato non ha avuto dubbi ed il docente austriaco di 52 anni è stato dichiarato in arresto. Ora è in carcere in via Dante in attesa dell'udienza di convalida. Visto il reato la competenza a procedere è della Procura distrettuale di Trento.

IL SECONDO EPISODIO
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Un secondo episodio a carattere sessuale è stato segnalato dal personale del lido di Bolzano ieri poco prima della chiusura dello stabilimento balneare verso le 19. Un bolzanino di 42 anni è stato notato mentre si appartava nella zona del bar a pian terreno con un ragazzino quattordicenne. L’uomo è stato notato offrire da bere all’adolescente e poi invitarlo a casa sua, allettandolo con la possibilità di visionare alcuni giochi elettronici. La frase è stata avvertita da un operatore del lido. E’ subito scattata la segnalazione alla polizia mentre l’uomo, dopo essersi guardato attorno, avrebbe toccato nelle parti intime e baciato il ragazzino. Questo è quello che gli operatori del lido hanno riferito agli agenti di polizia che sono intervenuti sul posto nell’arco di tre minuti. Il bolzanino è stato fermato mentre si apprestava ad abbandonare lo stabilimento balneare. E’ stato sentito anche l’adolescente, in qualità di presunta parte lesa, ed è stata rintracciata e chiamata sul posto anche la madre.

Alla fine gli inquirenti hanno deciso di non procedere nei confronti del bolzanino di 42 anni per insussistenza della notizia di reato nel senso che il ragazzino (sentito in maniera esauriente prima dell’arrivo della madre) ha smentito l’ipotesi della violenza sessuale. L’adolescente (che ha quasi 15 anni) ha dichiarato di conoscere l’uomo, di essersi appartato volontariamente con lui (dunque con consenso) e di non aver subìto alcuna attenzione di carattere sessuale. I baci non sarebbero stati dati sulla bocca. Ricordiamo che, in presenza di consenso, gli atti sessuali con minorenni costituiscono reato solo se l’adolescente coinvolto non ha ancora compiuto 14 anni. Nel caso di ieri sera il ragazzino aveva quasi 15 anni e la madre ha confermato che l’uomo è un conoscente. (ma.be.)

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