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Bolzano, Piazza Mazzini è diventata un dormitorio

Gli abitanti protestano e documentano lo stato di uno dei luoghi simbolo della città: «Qui sempre più degrado». Il Comune ha un progetto di risanamento ma è ancora nei cassetti. Servono anche i servizi sociali



BOLZANO. «Ecco quello che vedo tutti i giorni dalla finestra di casa mia...». La apre e guarda. Povere persone che ci passano la notte e il giorno, nella “sua” piazza Mazzini, scritte ovunque, bisogni corporali senza ritegno, una lunga scia di degrado che non finisce più. Doveva finire: il Comune ha progetti, idee, qualche programma di recupero per chi non vuole dormire sotto un tetto. E invece niente. Passano le settimane e i mesi e nulla cambia. E poi pensa ad un' altra cosa, mentre richiude la finestra: «Non voglio ricordare quanto ho pagato questo appartamento a palazzo Rossi. E neppure a quando mi sono detto: bello, vado in piazza Mazzini...».

Ecco perché parla di “sua” piazza. Che, in effetti, va sempre peggio. Dopo le prime denunce degli abitanti delle case che la guardano, c'erano stati sopralluoghi, vertici tra lavori pubblici e giardineria, interventi programmati dai servizi sociali. Insomma, quest'inverno sembrava che le cose potessero migliorare. Tra l’altro, il Comune ha già nei cassetti e anche finanziato, un progetto di riqualificazione arredativa della piazza con il risanamento delle fontane e la protezione, per mezzo di una pellicola di materiale speciale, dei cubi sui due lati che oggi sono muri da distruggere per legioni di “writer” poco artistici e graffittari vandali.

Poi alcuni ripensamenti. Del tipo: interveniamo nella piazza subito o aspettiamo prima di capire dove andrà il mercato del sabato che si predispone a lasciare piazza Vittoria per via del cantiere del garage? Una soluzione di compromesso pare sia quella di fare subito i lavori strutturali e rimandare invece tra due o tre anni, quando tutto sarà finito, la posa dei nuovi arredi. I quali, se installati subito, potrebbero ostacolare l'arrivo della bancarelle. Ma lavori in arrivo o meno, il problema di piazza Mazzini è oggi sotto gli occhi di tutti: un degrado senza fine.

«E non basta: perchè quando qualcuno di noi la sera esce di casa - racconta un esponente del comitato di protesta - si trova a dover camminare tra ostacoli di ogni tipo. E qualche volta anche con qualcuno che ti importuna...».

Insomma, la situazione è nettamente peggiorata. Anche rispetto a quanto accadeva alla fine dello scorso anno.

Gli abitanti mettono sotto accusa la struttura stessa della piazza, con una offerta di sedute che induce allo stazionamento.

In verità, una piazza dovrebbe essere pensata per accogliere e non per respingere e dunque anche il progetto che il Comune ha nel cassetto non toglie ma aggiunge nuove sedute, in questo caso sotto forma di panchine sullo schema già posto in essere nella risanata piazzetta Ziller, a metà di via Roma.

Dunque la questione riguarda anche se non soprattutto l'uso del luogo. «Penso che il degrado si sconfigge facendo arrivare i cittadini a riempire i luoghi a rischio» aveva detto lo stesso sindaco. Ma eventi o meno, la realtà è che in piazza Mazzini si sta riproponendo la medesima situazione vissuta dal parco della Vittoria, alle spalle del Monumento, dove solo dopo una lunga azione di convincimento dei servizi sociali le persone che lì stazionavano, si sono allontanate. Ma per ritrovarsi poche centinaia di metri più giù, proprio in piazza Mazzini. P.CA.













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