Bolzano: pronta la carta d'identità digitale
L'Anagrafe: sperimentazione finita. Sarà la prima in Alto Adige
BOLZANO. Addio cartaceo, arriva la carta d'identità elettronica. Sarà la prima del genere in Alto Adige, avrà le dimensioni di una carta di credito, costerà 25 euro (foto digitale inclusa), avrà validità di 10 anni e, oltre a dati anagrafici e codice fiscale, all'interno di un microchip custodirà la digitalizzazione delle impronte digitali. Ieri l'Anagrafe ha informato il sindaco: sperimentazione terminata, pronti a partire.
Dovrà essere Spagnolli, in qualità di assessore competente, a dare il via libera, ma tecnicamente è tutto pronto. Probabilmente l'avvio soft sarà a gennaio, ma le prime carte di identità elettroniche, in gergo burocratico Cie, sono già state emesse e sono perfettamente valide. I fortunati, per il momento, sono alcuni dipendenti dell'Anagrafe di via Vintola. Fra loro la direttrice dell'ufficio Servizi demografici, Donatella Lorenzi de Pretis, soddisfatta per aver portato a termine un lavoro iniziato dieci anni fa, quando lo Stato decise l'introduzione delle Cie. «È occorso molto tempo per svariati motivi. A livello statale ci sono stati molti rinvii e ripensamenti, compresi quelli sul finanziamento dei macchinari. Bolzano, soprattutto, ha dovuto risolvere la grana del biliguismo. Non solo sulla tessera, da ridisegnare ex novo, ma soprattutto nel software: lo si è dovuto ricostruire bilingue». Infatti, se fino ad oggi l'emissione della carta d'identità era un fatto interno al Comune, d'ora in poi tutto sarà elaborato a livello centrale, dal server del ministero dell'Interno, collegato alla banca dati del municipio. E ogni variazione di indirizzo, residenza o altro, sarà condivisa in tempo reale con i database dell'Agenzia delle entrate, dell'Inps e dell'Ina, l'Indice nazionale anagrafi. Per rendere stabile il sistema, ricreato bilingue a Bolzano, è occorso tempo e non è escluso che all'inizio ci sia qualche inghippo, perché tutti i dati dei vari archivi dovranno essere allineati.
Tecnicamente funzionerà così. Si è predisposta una postazione dedicata: tendina per la privacy, ma anche per far da sfondo neutro alla foto digitale, che verrà scattata dall'addetto municipale tramite un macchinario in grado di registrare anche le impronte digitali e la firma. Questa sarà vergata a mano, ma poi scansita elettronicamente, trasferita sulla card e stampata. Il tutto durerà una ventina di minuti e verrà effettuato esclusivamente previa prenotazione telefonica. «Solo una volta che il sindaco avrà dato il suo ok», spiega la direttrice, che tiene a sottolineare: «Per ora il servizio non è ancora operativo». Per gennaio si temono assalti, ma forse non ci saranno. La tessera costerà infatti cinque volte l'omologo cartaceo. «Venti euro servono solo per comprare la tessera: dobbiamo pagarli al ministero che ce la fornisce. Poi ci sono i 5,42 euro di tassa e diritti di segreteria».
© RIPRODUZIONE RISERVATA