Bolzano sgomenta piange Daniele Mosca

bolzano. Proseguono, a Trento, le verifiche e le indagini sull’incidente che, martedì mattina, è costato la vita al bolzanino Daniele Mosca. Mosca, dipendente della Brennercom, s’è schiantato con l’au...



bolzano. Proseguono, a Trento, le verifiche e le indagini sull’incidente che, martedì mattina, è costato la vita al bolzanino Daniele Mosca. Mosca, dipendente della Brennercom, s’è schiantato con l’auto aziendale contro un autoarticolato che, a causa di un guasto, si era fermato all’interno della galleria di Martignano, sulla statale che porta a Pergine. La polizia municipale del capoluogo trentino sta ancora lavorando per completare la documentazione che, già nelle prossime ore, sarà inviata alla procura. Restano ancora senza risposta, quindi, le tante domande relative alla dinamica del tragico schianto. Una su tutte, strettamente legata all’assenza di segni di frenata sul luogo dello schianto: possibile che Mosca sia stato colto da un improvviso malore?

Ancora attoniti, intanti, i tanti, tantissimi amici che Daniele, esperto di telefonia della Brennercom, coach aziendale, appassionato di cucina, viaggi e sport, aveva a Bolzano.«Il termine non esiste in italiano – commenta un’amica, commossa, che preferisce restare anonima – ma Daniele era l’uomo più “amicoso” che conoscessi. È stato scritto che era un vulcano, ed è vero, ed era anche un trascinatore. Ovunque si trovasse, qualsiasi cosa facesse, Daniele coinvolgeva sempre gli amici. Non faceva mai nulla solo per sé. Lui era l’organizzatore di tutto, era sempre l’anima del gruppo. Sempre. Sia nel privato che sul lavoro, lui era un vero trascinatore. La passione era il motore della sua vita. Impossibile, in questo momento, pensare di parlare di lui al passato. Siamo tutti sotto choc ed è inimmaginabile pensare di non vederlo, tra qualche giorno, in qualche iniziativa. E spaventa pensare al vuoto che lascia nella sua famiglia, il dolore della moglie Linda e della figlia Samara, per le quali era un punto di riferimento».

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