l’emergenza

Bolzano Sud, un’altra mensa per i senzatetto. Aumentano i letti, saranno 155

Cresce la struttura d’accoglienza del Comune in via von Comini: al piano superiore sarà realizzato un centro diurno con una mensa per una sessantina di persone. Oggi ci sono 95 letti, ne verranno aggiunti altri 60



BOLZANO. La città alla fine ha deciso di arrangiarsi da sola, di dotarsi di servizi strutturati per uscire dall’emergenza. Il centro d’accoglienza per senzatetto e stranieri di proprietà del Comune - aperto nel 2018 in via von Comini a Bolzano sud - sarà ampliato.

Oggi offre un posto letto a 95 persone che la mattina devono alzarsi ed andarsene.

Il progetto, che sarà finanziato dalla Provincia con una spesa prevista di 230 mila euro, prevede al piano superiore altri 60 letti per un totale di 155, un centro diurno dove potersi lavare, sistemare e far lavatrici ed una mensa con una sessantina di posti. Occorreva una risposta rapida: le ultime cifre parlano infatti di un aumento esponenziale di migranti, richiedenti asilo e senzatetto arrivati in città.

E l’assessore al sociale Juri Andriollo racconta che il Comune ha assoluta necessità di rendersi più autonomo. «Noi facciamo un ulteriore passo avanti per offrire ai senzatetto un servizio dignitoso ed organizzato, non vogliamo più che si ripetano casi tragici come quello che ha visto Mostafà, ragazzo egiziano di 19 anni, morire di freddo perché i letti erano tutti occupati, ma il resto della provincia deve ricordarsi di fare la sua parte».

Che tempi prevedete? «La mensa aprirà a breve mentre per il centro diurno servirà un anno e qualcosa di più», così Andriollo. Perché la mensa aprirà a breve? «Perché la pressione sul capoluogo è importante e la Caritas, che gestisce la mensa al civico 63 di via Macello, non riesce più a starci dietro».

Distribuiscono ogni giorno circa 300 pasti: 275 nei sacchetti, 25 consumati all’interno della struttura aperta ad inizio estate 2022, ai Piani. Ma non reggono, perché la struttura pensata per ospitare una media di 130 persone ne vede arrivare dalle 300 alle 320.

«Caritas ci ha chiesto di scendere da 300 a 80 pasti al giorno e noi abbiamo detto di sì. Loro seguiranno famiglie e fragili, noi aiuteremo gli altri», prosegue Andriollo. Ricordiamo che a Bolzano Sud - in via Gobetti - resta aperto anche l’ex Alimarket, seguito dalla Croce Rossa - con altri 150 letti per senzatetto e richiedenti asilo, dotato di un centro diurno ed in grado di distribuire pasti.

Liliana Di Fede, direttrice di Assb (Azienda servizi sociali) che gestisce il centro d’accoglienza di via von Comini attraverso Volontarius, spiega che occorre poter garantire a stranieri e senzatetto i servizi minimi ed essenziali. «Un letto, una doccia, un pasto caldo d’inverno ed un ambiente fresco d’estate oltre ad un deposito bagagli. Al centro diurno che sarà gestito da professionisti e volontari potremo organizzare anche corsi di lingua ed un “accompagnamento” generale della persona».

Claudio della Ratta - consigliere comunale Civica per Bolzano - fa parte della commissione lavori pubblici che ha visionato l’iniziativa. «Il von Comini è nato nel 2018 come centro emergenza freddo ma adesso resta aperto tutto l’anno! Era stato garantito che non avrebbero mai aperto la mensa che mi par di capire arriverà in tempi brevi con i letti che salgono da 95 a 155. La struttura è posizionata a ridosso di via Resia e se può andare bene per ospitare persone durante la notte, con servizio doccia e colazione, occorre fare una riflessione seria sull’offerta di eventuali ulteriori servizi. Già in zona - conclude- si raccoglie un gran numero di stranieri, in prevalenza regolari ma non solo, e ritengo scelta più che azzardata questa che porta ad aumentare in maniera esponenziale il numero di irregolari».













Altre notizie

immagini

Il 25 aprile a Bolzano ha anche il volto dei giovani "resistenti"

Dal corteo alle celebrazioni: ecco le foto. La giornata si è articolata in diversi momenti partendo dal palazzo municipale, quindi in via dei Vanga, a Parco Rosegger - via Marconi, al cimitero civile d'Oltrisarco e cimitero ebraico, in via Volta, via Siemens, passaggio della Memoria (via Resia), con l'intervento delle autorità. Quindi piazza IV Novembre e piazza Adriano (foto DLife)

Attualità