BOLZANO

Bolzano, sui toponimi italiani la Svp sta con i secessionisti e attacca l'Accademia della Crusca

Approvata dal Consiglio provinciale una mozione sul futuro dei nomi di luogo in lingua italiana dell’Alto Adige. "Sono di origine fascista e come tali non vanno considerati patrimonio culturale”.  Lite in aula Bizzo - Kompatscher. Contrari anche Urzì, Artioli e il gruppo Verde



BOLZANO. Ancora bufera in Consiglio provinciale sui "Macro e microtoponimi fascisti in provincia di Bolzano". La Svp ha sostenuto compatta la mozione di Suedtiroler Freiheit assieme ai Freiheitlichen e a Buerger Union. Accesa lite in aula tra il governatore Kompatscher e il presidente del Consiglio provinciale Roberto Bizzo, che ha sottolineato come "la Repubblica italiana sia nata dalla lotta al fascismo" e come questa scelta sia "anacronostica e contro la convivenza".

Duro anche Alessandro Urzì di Alto Adige nel cuore. "Con questa mozione sostenuta da Svp e secessionisti i nomi di luogo in lingua sono dichiarati “fascisti” e come tali da epurare a cento anni dalla loro introduzione, oggi che sono ormai divenuti, dopo quattro, cinque generazioni, patrimonio di tutti gli Italiani che in Alto Adige. Una cosa gravissima".

Arno Kompatscher ha spiegato così il suo sostegno ai secessionisti sudtirolesi: "Un’ingiustizia c’è stata: si è cercato di sopprimere la cultura tedesca da questa terra, questo è un dato di fatto, ma dalla fine della seconda guerra mondiale si cerca di trovare una soluzione. Ora si punta a una soluzione pragmatica, dato che non si è provveduto alla fine del fascismo, quando forse sarebbe stato più semplice".













Altre notizie

Attualità