Viabilità

Bolzano: traffico verso l'ospedale, via Vittorio Veneto scoppia

Con facoltà e studentato previste 14mila persone al giorno. Comune, Asl e Provincia lavorano a un piano per cambiare gli accessi



BOLZANO. L'ospedale - inteso come quadrante urbano - ha un problema: è il più grande attrattore di traffico e persone dell'intera provincia: almeno 10 mila vi entrano e escono al giorno. Ma ne avrà uno più preoccupante, di problemi: una volta realizzate le infrastrutture programmate, questo attrattore si prevede che di persone ne farà confluire dalle 13 alle 14 mila. Nel giro di un po' di anni lì pioveranno il raddoppio della Claudiana, la nuova facoltà di medicina, uno studentato per medici e infermieri, un auditorium che si prevede già ora ricco di eventi.

Per cui le notizie sono un paio: si sta delineando un put specifico riservato in esclusiva a questo quadrante e il piano traffico è ora nelle mani dell'ingegner Ciurnelli, consulente tecnico del Comune e ora coinvolto anche dalla Provincia. L'altra è che Günther Burger, direttore del dipartimento salute, si sta concentrando nel costruire un tavolo congiunto semi-permanente tra Comune, Asl e Provincia stessa per prepararsi a fare fronte al combinato disposto: nuove infrastrutture ospedaliere più emergenza viabilità conseguente. E sta emergendo una direttrice di avanzamento: non sarà più solo via Vittorio Veneto e dunque lo snodo di piazza Gries a caricarsi sulle spalle il peso della mobilità in direzione San Maurizio. Questo, perché si stanno già studiando alternative possibili. E a costruire una griglia di opzioni per raggiungere l'ospedale e i suoi prossimi annessi. Le prime riguardano la forte infrastrutturazione ciclabile che già sta avviandosi nei pressi: tra qualche settimana gli interventi sulla pista di via Boehler e poi su via Merano. Poi, l'inevitabile realizzazione di una serie di vie di penetrazione interna da predisporre in funzione dei grandi cantieri che sorgeranno accanto alla Claudiana e dove dovranno transitare in sicurezza uomini e mezzi. Infine la ricerca di una alternativa a via Vittorio Veneto.

Su due assi, in particolare. Il primo riguarda il bilanciamento dei flussi da far giungere in misura maggiore di quanto accade oggi dalla direttrice di via Merano e dunque via Resia-via Druso. Il secondo sta dentro la predisposizione di una serie di attività di contrasto da predisporre nel tessuto urbano per indurre mezzi e persone sulle auto a non infilarsi più in massa, come ora accade, su corso Libertà-piazza Gries -via Fago-via Vittorio Veneto. Questo, attraverso l'induzione su percorsi alternativi e anche politiche attive di filtraggio del traffico. Questa situazione, in prospettiva, dovrà trovare uno schema applicativo ben prima della costruzione del tunnel di Monte Tondo, che farebbe piovere come un taboga il traffico su via Fago e piazza Gries.

«Sia con dissuasori o indicazione di alternative - anticipa l'assessore comunale Stefano Fattor - oppure con altri mezzi. Nel caso fluidificando gli accessi da sud». O magari creando una continuazione del tunnel di Monte Tondo per bypassare le attuali strade di penetrazione verso il San Maurizio. Quello che è certo è che il put dell'ospedale è il vero snodo della politica urbana e dove si saggerà la reale volontà di Provincia e Comune di aprire un tavolo di dialogo evitando le disconnessioni del passato sulla gestione dell'infrastrutturazione bolzanina. P.CA.













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