Bolzano: uomo si uccide sparandosisulla tomba della moglie morta da 5 mesi

Il dramma al cimitero di Oltrisarco davanti a decine di testimoni. L'uomo, un sessantacinquenne di origini venete, si è puntato alla tempia una Smith&Wesson e ha fatto fuoco


Susanna Petrone


BOLZANO. Una scelta tragica. La più disperata che ci possa essere, che possa essere fatta. Non riuscendo a superare la morte della moglie ha deciso di seguirla, sparandosi davanti alla tomba di famiglia. Per l’uomo non c’era più nulla da fare. Il pensionato di 65 anni è morto sul colpo. Disperati i figli.

LE FOTO DELLA TRAGEDIA

Erano le 9.50 quando ha deciso di premere il grilletto della sua pistola, una Smith & Wesson. Non ha lasciato nessun biglietto. Il suo gesto non ha bisogno di essere spiegato su un foglietto di carta. Si è ucciso davanti alla sua tomba, la donna con la quale ha condiviso tutto nella vita, morta a marzo dopo avere perso la battaglia contro il cancro.

Sono le 9.51 quando arriva la richiesta d’intervento presso il centralino del 118. Il custode del cimitero di Oltrisarco a Bolzano parla di uno sparo, sangue, un uomo a terra. Immediatamente arrivano sul posto i soccorritori della Croce bianca e gli agenti della questura. Ma una volta arrivati sul posto è tutto chiaro. L’uomo, 65 anni, nato a Rovigo, residente a Cles, ma domiciliato a Bolzano, ha deciso di non volere più vivere. Per due anni è stato accanto alla sua compagna. Poi, però, a marzo, lei non ce l’ha fatta più e si è spenta. Quel giorno si è spento anche lui.

Gli agenti avvisano i figli. Arrivano poco dopo presso quella che da pochi istanti è diventata la tomba sia della madre sia del padre. Sono sconvolti. Non possono credere che l’abbia fatto. Era da mesi che diceva di non farcela: «Diceva che senza di lei non riusciva ad andare avanti», racconta il figlio. Poi scompare dietro le lacrime, abbracciando la sorella. Numerose le persone che hanno sentito lo sparo e sono rimaste come impietrite ad osservare tutta la scena: il custode che si avvicina al corpo dell’uomo, l’arrivo dei soccorritori e degli agenti di polizia, il dolore dei figli. «Ho sentito lo sparo - ha detto il custode agli agenti - e ho deciso di venire a vedere cosa fosse successo. Ho trovato il corpo dell’uomo ricoperto di sangue. Spaventoso».
Della vicenda è stato informato il sostituto procuratore di turno Axel Bisignano che ha fatto aprire un fascicolo. Una decisione che è di prassi in casi come questo.
Gli agenti della polizia avranno il compito di controllare se sulle mani del pensionato ci sono tracce di polvere da sparo. Lo si deve ai figli dell’uomo, che però già sanno. «Stava male», aggiungono.
Dopo avere saputo della tragedia amici e familiari dei due fratelli orfani sono andati a casa loro per dare un minimo di conforto. La madre è stata strappata loro a causa di una grave malattia. La disperazione ha portato via anche il padre, che non ha voluto farsi aiutare e ha deciso che senza sua moglie non voleva più vivere. Il corpo del 65enne è stato portato presso la camera mortuaria dell’ospedale San Maurizio di Bolzano, prima di essere trasferito di nuovo al cimitero a poca distanza dalla tomba della moglie.

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