Bosco raso al suolo Concessione illegittima 

Il giudice ha disposto l’imputazione di abuso d’ufficio per sindaco e albergatrice Contestato anche il falso. Atti inviati all’Unesco per la costituzione di parte civile


di Mario Bertoldi


BOLZANO. Il sindaco di Braies Friedrich Mittermair e l’albergatrice Caroline Monica Heiss, assessore della stessa amministrazione comunale, ora sono realmente nei guai. Ieri il giudice delle indagini preliminari Walter Pelino ha infatti sciolto la riserva in merito alla seconda richiesta di archiviazione avanzata dalla Procura della Repubblica e ha ordinato la messa in stato di accusa dei due indagati con formulazione coattiva del capo d’imputazione: abuso d’ufficio per il sindaco, concorso nello stesso reato per l’albergatrice. Ma i capi d’accusa sono destinati ad aumentare per nuove contestazioni come il falso ideologico. La vicenda giudiziaria, giunta ad un vero e proprio bivio, è quella relativa alla costruzione di un parcheggio al lago di Braies, località balzata ai primi posti del gradimento turistico in Alto Adige anche grazie alla famosa serie televisiva.

Alberi abbattuti. Il parcheggio fu ricavato abbattendo 131 alberi di alto fusto da un bosco attiguo al lago su terreno acquistato tre mesi prima da Caroline Monica Heiss, titolare dell’albergo che si affaccia sulle rive del lago. Secondo quanto emerso dagli accertamenti giudiziari, alla data del 2 marzo 2016 l’albergatrice ed assessora Heiss già avrebbe saputo che sarebbe andato in porto il progetto sebbene sull’intera area vi fossero pesanti vincoli paesaggistici e non si fosse ancora provveduto alla variazione del piano urbanistico comunale da parte della Provincia. Nel procedimento penale la posizione più pesante è quella del sindaco che nell’estate 2016 rilasciò la concessione edilizia (tra il resto per un progetto più ampio del 115 per cento rispetto a quello poi sanato dalla Provincia) nonostante non vi fossero i presupposti giuridici necessari.

Delibera fasulla. In particolare nella concessione il primo cittadino fece riferimento ad una fantomatica delibera della giunta provinciale datata 31 maggio 2016 (come presunto via libera alla variazione del piano urbanistico comunale) in realtà inesistente. Il documento cui fa riferimento la concessione edilizia in questione è risultato infatti solo un promemoria dell’assessore Theiner la cui efficacia era meramente interna all’amministrazione provinciale (invitando gli uffici competenti ad agevolare l’iter burocratico) e non poteva certo costituire una sorta di autorizzazione anticipata alla realizzazione dei lavori. Dunque, il presupposto che ha giustificato il rilascio della concessione edilizia (che il giudice Pelino nell’ordinanza definisce criminale) è risultato palesemente falso. Non fu dunque la giunta provinciale a sollecitare il sindaco a concedere una sorta di autorizzazione anticipata alla realizzazione dei lavori (come sostenuto nel corso delle indagini dalla Procura) ma fu viceversa il sindaco Mittermair, ben consapevole del fatto che stava per commettere un reato, a cercare un appoggio formale della giunta Provinciale.

Sindaco diffidato. In realtà il sindaco (che fu anche diffidato dal direttore dell’ufficio tutela paesaggio della Provincia) era stato più volte informato che la ripartizione urbanistica provinciale era assolutamente contraria al rilascio di un’autorizzazione provvisoria. Quale beneficiaria dell’operazione - scrive il giudice - Caroline Heiss è concorrente assieme al sindaco nel reato di abuso d’ufficio e nel falso ideologico che ne ha costituito la premessa. Secondo il giudice la ricostruzione dell’intera vicenda dimostrerebbe che il sindaco si comportò con l’unico obiettivo di favorire in toto la società “Pragser Wildsee” che faceva riferimento a Caroline Heiss e a suo fratello.

Nuove accuse. Secondo il giudice Pelino il sindaco Mittermair andrà inquisito per abuso d’ufficio anche in relazione al mancato intervento di tutela del bosco quando iniziò l’abbattimento degli alberi in assenza di una variazione al piano urbanistico comunale, in una zona oltretutto assoggettata a doppio vincolo ambientale in quanto posta all’interno del parco naturale Braies – Sennes – Fanes (patrimonio Unesco).

La barzelletta. Che il primo cittadino abbia agito per necessità (equiparando eventuali disagi turistici ad un caso di calamità pubblica) viene considerata dal giudice una “barzelletta” ed il fatto che la giunta provinciale abbia successivamente in parte sanato la situazione non cambia di una virgola le considerazioni sulla gravità di quanto avvenuto. In conclusione del provvedimento il giudice Pelino dispone dunque l’imputazione coattiva dei due indagati Mittermair e Heiss per concorso in abuso d’ufficio in relazione al rilascio della concessione. Lo stesso giudice ha poi disposto l’iscrizione sul registro degli indagati dello stesso sindaco e dell’albergatrice anche per concorso in falso ideologico (per l’indicazione dell’inesistente delibera autorizzativa della giunta provinciale) e nuovamente del sindaco Mittermair per una seconda contestazione di abuso d’ufficio in relazione all’omessa vigilanza sull’attività di abbattimento degli alberi.

Il ripristino. Nell’ordinanza il giudice ha poi rimesso al Pm la valutazione per possibili interventi cautelari per «il ripristino del terreno illecitamente trasformato come pure per il recupero degli incassi indebitamente percepiti dalla famiglia Heiss». Il giudice ha poi ordinato la trasmissione dell’ordinanza alla sede italiana dell’Unesco e alla giunta provinciale al fine di valutare la possibilità di costituzione di parte civile.

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