il caso

Bressanone: pranzi e alloggio al pensionato che dormiva in auto

Mario Casanova aiutato da due aziende della ristorazione, dall’Azienda Servizi Sociali forse un miniappartamento


di Fabio De Villa


BRESSANONE. Ha destato grande scalpore ed ha animato la solidarietà di molti la storia di Mario Casanova, il brissinese 70enne costretto a vivere nella sua auto perché con la sua pensione non riesce a permettersi l’affitto di una casa. Una situazione difficile per una persona della sua età, una situazione per di più aggravata da un’invalidità dell'80% che costringe il signor Casanova ad effettuare pochi e lenti movimenti.

La sua storia, finita sul web e sui social network legati alla cittadina vescovile, ha commosso una grande fetta di popolazione che si è subito resa disponibile per aiutare il pensionato.

C'è chi ha proposto di fare una colletta di denaro da consegnargli di persona, altri ancora hanno creato un gruppo su facebook appositamente per segnalare la questione a chi di competenza, altri ancora hanno pensato di portargli un pasto caldo. Insomma, la città non è stata a guardare e c'è chi è già passato ai fatti.

Si tratta di due aziende locali, la Pizza Express e la My Morning, specializzate entrambe nella consegna a domicilio: di pizza la prima e di colazioni la seconda. Grazie a loro, già da ieri il 70enne riceve in moto del tutto gratuito due pasti al giorno, mentre i militanti di CasaPound Bolzano gli hanno fatto visita ieri consegnandogli aiuti alimentari e portando la sua situazione all’attenzione dell’Azienda servizi sociali. CasaPound riferisce di “aver ottenuto dall’Azienda una stanza per l’anziano invalido” in una pensione a Varna. “Vi potrà pernottare fino al 18 marzo”, quindi, prosegue CasaPound, “l’Azienda ci ha garantito che al pensionato verrà consegnato un miniappartamento in cui vivere dignitosamente”.

Quanto all’offerta dei pasti, “ci è sembrato un atto dovuto - sottolinea Alex Fössinger dell’azienda Pizza Express - Al giorno d'oggi nessuno dovrebbe essere costretto a vivere nella propria autovettura. Sono venuto a sapere della situazione dai giornali e mi sono mosso immediatamente affinché il nostro concittadino potesse avere immediatamente un nostro supporto diretto, senza passare dagli enti di beneficenza. Ovviamente, il signor Casanova è anche il benvenuto nella nostra pizzeria per trovare un posto caldo e fare due chiacchiere in compagnia”.

Le giornate del 70enne sono sempre le stesse: di notte parcheggia l’auto nel parcheggio dell'Eurospar, ma la notte dorme poco per paura che qualcuno lo possa aggredire. Di giorno, si reca all'ospedale per lavarsi, ma fatica a muoversi a causa della sua invalidità. La mensa dei poveri e gli altri servizi sociali sono riusciti in qualche modo a confortarlo, ma il vero problema era la mancanza di una casa.

Mario Casanova riceve una pensione di 550 euro e, come ha spiegato, non era in grado di fronteggiare le rate della casa Ipes in cui ha vissuto in passato. In queste ultime settimane, si è così trovato sulla strada, costretto a vivere nella sua piccola Fiat 600 parcheggiata nella zona Campill a Millan.

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Altre notizie

Attualità