Brunico, l’Upad celebra i trent’anni di attività

All’Istituto pluricomprensivo la festa con la sezione “gemella” di Vipiteno Un ricordo commosso è stato dedicato al fondatore dell’Università Gambara


di Marco Pellizzari


BRUNICO. Importante giornata, sabato scorso, per l'Upad (Università popolare Alpi dolomitiche) di Brunico e di Vipiteno. Nell'aula magna dell'Istituto pluricomprensivo di lingua italiana di via Ferrari a Brunico si sono celebrati i trent'anni di attività culturali e sociali della Fondazione Upad nel territorio delle due città. È stata l'occasione per celebrare la storia appassionata delle due sedi territoriali che di anno in anno hanno offerto la loro opera in favore delle comunità di appartenenza.

Numeroso è stato il pubblico intervenuto alla cerimonia, organizzata dai coordinatori della sede di Brunico Maria Grazia Orsan e Riccardo Santoni. Hanno partecipato i rappresentanti di numerose associazioni locali e dei referenti delle sezioni Upad di Vipiteno, Norma Fontana e Giulio Todesco, di Bressanone Paola Grammatica e di Dobbiaco/San Candido Angela De Simine. Fra i saluti vi sono stati quelli del vicesindaco del Comune di Brunico Renato Stancher e della consigliera comunale di Vipiteno Anna Cicciriello, accanto agli interventi dei rappresentanti Upad e Centro Studi Palladio Elena D'Addio e Marco Merzi, che hanno evidenziato l'importanza della cultura per una crescita consapevole e critica della collettività. Nel corso della celebrazione non sono mancati i riferimenti alla storia pluridecennale delle due sedi con la proiezione di immagini ormai storiche. Un particolare ringraziamento è andato alla signora Rita Bonzi, presente alla cerimonia, che ha presieduto la sede brunicense dell’Upad nei primi due decenni, e un ricordo commosso è andato all'avvocato Gaetano Gambara, il fondatore dell’Upad scomparso nel febbraio scorso. Di lui la direttrice dell’Upad Elena D'Addio ha ricordato l'instancabile impegno nel diffondere l’associazione anche nei comuni periferici. Al termine della parte celebrativa e istituzionale, il pomeriggio è continuato con un concerto del quartetto d'archi "Caprice" di Verona, che ha estasiato il pubblico con brani tratti dalle più celebri colonne sonore di film. Un tradizionale brindisi augurale e un rinfresco hanno chiuso la manifestazione con l'augurio ad entrambe le sedi distaccate di continuare ancora a lungo ad operare sul rispettivo territorio non solo per promuovere la cultura nelle sue più varie forme, ma anche per fungere da punto di aggregazione sociale per le rispettive comunità.

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