Caldaro, nuovo barcone e un piano anti-alghe
La temperatura dell’acqua (30 gradi) ha contribuito a far crescere le piante Gli albergatori: «Il problema va risolto». La sindaca: «Siamo sulla buona strada»
CALDARO. Un secondo barcone per tagliare le alghe (in realtà sono piante, nixkraut in tedesco) e un’area a Campi al Lago che fungerà da deposito per le erbacce: sono queste le due soluzioni che Comune e Provincia hanno concordato per non doversi confrontare con gli stessi problemi registrati nella seconda metà di agosto.
«La stagione - sottolinea Klaus Maran del Gretl am See - è stata eccezionale e l’acqua fino a luglio era limpidissima. L’afflusso di turisti è stato altrettanto buono ma da metà agosto la situazione è peggiorata: il colore dell’acqua da verde è diventato marrone. Nell’ultima parte della stagione anche i caldaresi hanno disertato il pontile scegliendo altri lidi. Abbiamo fatto tante riunioni e siamo riusciti, a quanto pare, ad arrivare ad una soluzione soddisfacente per il prossimo anno».
Soddisfatta anche la sindaca Gertrud Benin Bernard, che si è confrontata con la dirigente provinciale Alberta Stenico concordando un piano di intervento per il medio periodo.
«A noi tutti - spiega la sindaca - è parso evidente che bisognava fare qualcosa. Ci siamo trovati con gli albergatori e le associazioni e per alcuni giorni, grazie al volontariato, siamo riusciti a ripulire il lago da cima a fondo. È chiaro, però, che servono soluzioni mirate anche per il prossimo anno. L’importante, in questi casi, è non farsi trovare impreparati».
E la decisione della Provincia di acquistare un secondo “barcone” trita-alghe, di quelli che si vedono anche in pianura Padana, è stata quantomai gradita.
«Ormai è diventata una necessità e la Provincia intende darci una grossa mano. Così come è importante aver identificato un’area dove poter depositare le piante appena tagliate».
Quest’anno, infatti, si vedevano montagne di alghe, anche di parecchi metri, lasciate a ridosso del canneto.
«Per il 2016 dovremmo poter utilizzare una superficie adeguata in località Campi al Lago, nella zona dell’areale militare, destinato a passare proprio alla Provincia. Quello spazio a noi servirà anche per lasciare la barca, seppur qualche ora, fuori dall’acqua».
Un altro problema, di difficile soluzione, è che solo due persone, in provincia di Bolzano, hanno la patente idonea a guidare il barcone trita-alghe. «Ciò ha comportato - spiegano gli albergatori della zona - che ad agosto, quando sarebbero stati necessari turni supplementari, non c’erano le autorizzazioni necessarie per destinare a Caldaro un numero adeguato di addetti».
Di sicuro adesso c’è l’intenzione di non lasciarsi più sorprendere.
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