Caldo: massima allerta e pericolo roghi 

L’allarme della Forestale: troppa siccità. Ma i villeggianti denunciano: «Carente la manutenzione dei boschi provinciali»


di Davide Pasquali


BOLZANO. Ieri erano solo 34, oggi si scenderà un pochino, a 33. Ma poi, per almeno tre o quattro giorni si arriverà sui 36 gradi. È l’ondata di afa che a fine luglio-inizio di agosto colpirà l’Alto Adige. Caldo torrido in fondovalle, ma problemi anche in quota dove, a causa della siccità, la Forestale ora lancia l’allarme: attenti agli incendi. Intanto, però, la Provincia è nel mirino dei villeggianti delle Dolomiti: contrariamente al vicino Trentino, i boschi altoatesini non sarebbero mantenuti come si dovrebbe. Troppe ramaglie abbandonate, ovvio si rischino dei roghi.

Le previsioni meteo. Oggi Sulle Alpi - avvisa il Meteo provinciale- permarrà un campo di alta pressione, le masse d'aria saranno leggermente più umide rispetto a ieri. Alternanza tra sole e nubi con isolati temporali nel pomeriggio e in serata. Temperature massime tra 24° e 34°. L'alta pressione e le masse d'aria calda caratterizzeranno il tempo anche durante i prossimi giorni. In cielo prevarrà decisamente il sole, nel corso dei pomeriggi o verso sera saranno possibili dei temporali di calore. Temperature elevate con massime fino a 36°.

Siccità. A fronte della perdurante situazione di siccità sul territorio altoatesino è venuto a determinarsi un elevato rischio di incendi boschivi. Secondo le disposizioni della legge provinciale sulle foreste, in Alto Adige vige il divieto generalizzato di accendere fuochi ad una distanza inferiore ai 20 metri dal bosco e gettare mozziconi di sigaretta o zolfanelli. Il Servizio forestale, a tutela delle aree boschive e dell'ambiente, invita pertanto i cittadini ad osservare tale divieto. «Contiamo sulla partecipazione dei cittadini, affinché evitino qualsiasi comportamento a rischio che possa provocare un incendio», afferma Florian Blaas, direttore dell'Ufficio provinciale amministrazione forestale. In caso di avvistamento di un principio d'incendio, gli altoatesini sono invitati ad informare immediatamente, tramite il numero telefonico di emergenza 112, la Centrale Unica di Emergenza di Bolzano.

Ma i villeggianti non ci stanno. La Forestale, ovviamente, fa benissimo a mettere in guardia, però, forse, si potrebbe agire pure su altri fronti. Per esempio riguardo la manutenzione dei boschi. Un esempio è la zona di Carezza al Lago. Racconta l’imprenditore bolzanino Livio Ortombina, portavoce di decine e decine di storici villeggianti: «Da alcuni anni assisto al degrado sempre più devastante del sottobosco del Latemar e di Carezza. La forestale dice bene così, Spagnolli dice che così si guadagna di più dal taglio alberi. Degrado e morte del sottobosco, penso interessi noi tutti. Si pensi al rischio incendi! Il confronto col vicino Trentino è impietoso, i loro boschi sono splendidi».













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