Cambio di rotta, il ponte sul Passirio apre alle biciclette

Per anni il manufatto davanti alle Terme era solo per pedoni Rohrer: «Un primo passo verso la viabilità alternativa»


di Giuseppe Rossi


MERANO. L'amministrazione comunale cambia rotta in tema di viabilità ciclabile sulle passeggiate. L'altro ieri nonostante il parere contrario di due assessori, la giunta comunale ha deciso di sperimentare l'apertura alle biciclette del ponte fino a oggi esclusivamente pedonale che collega il centro termale alla rampa dell'Azienda di soggiorno. La sperimentazione avrà una durata di tre mesi e consentirà ai ciclisti che salgono dalla via Garibaldi di proseguire in sella fino a via Galilei passando per il ponte, per le passeggiate e per via Cassa di risparmio.

Non sarà però un transito possibile per tutte le ore del giorno, ma la regolamentazione applicata sarà identica a quella in vigore tra corso Libertà e Portici. Le bici, in pratica potranno circolare davanti all'hotel Terme e sul ponte sul Passirio dalle ore 18.30 alle 10 del mattino, mentre nelle ore centrali del giorno continuerà a vigere il divieto.

L'arduo compito di controllare il rispetto di questa disciplina mista spetterà ai vigili urbani, che dovranno fare di tutto per impedire che ai ciclisti che attraversano il ponte venga la tentazione di svoltare lungo le passeggiate. Ma la Svp negli ultimi anni, pur avendo inserito la possibilità nel piano particolareggiato del centro non si era sempre schierata contro questa ipotesi?

«La Svp era e resta - risponde l'assessore Gabriela Strohmer, interpellata ieri pomeriggio - contro la scelta, anche se sottoforma di test di consentire il passaggio sul ponte delle Terme. Questo passaggio è pericoloso per i pedoni e per i bambini che affollano con i genitori il parco giochi che si trova in passeggiata. E poi chi riuscirà a controllare il rispetto delle fasce orarie? Una volta consentito il passaggio delle bici nessuno si ricorderà più che il divieto tornerà in vigore dopo le ore 10. La ma stessa integrità delle passeggiate e il loro fascino turistico in questo modo è a rischio».

La decisione di aprire il tratto di passeggiata davanti all'albergo delle Terme e il ponte al transito pedonale è stato comunicato ieri mattina nel corso della conferenza stampa del mercoledì dall'assessore Madeleine Rohrer. «Si tratta di una decisione - ha spiegato l'assessore - propedeutica alle future scelte che andremo ad adottare in tema di viabilità alternativa». Il passo successivo potrebbe essere quello di un intervento sul ponte Teatro all'incrocio tra via Manzoni e via Piave. La polizia municipale è stata incaricata di effettuare una verifica sui tempi dell'impianto semaforico esistente allo scopo di verificare se in futuro sia possibile trovare anche una fascia di tempo da riservare alle biciclette, un po' come accade in tutto il nord Europa.

Frana Sinigo. La giunta comunale ha dato il via libera al progetto per la installazione, lungo il crinale della massicciata franata lo scorso anno a Sinigo alle spalle della zona produttiva, delle reti di protezione. Un intervento da circa 100 mila euro che poi sarà propedeutico in vista della costruzione di una serie di valli di contenimento per eventuali frane future. I lavori, stando alle assicurazioni dell'ingegner Andrea Tedesco, saranno effettuati entro il 2016 e i costi saranno assorbiti per intero dalla Provincia. Un grande punto interrogativo resta invece sui grandi massi che ancora oggi si trovano alle spalle e dentro i capannoni danneggiati dalla frana del febbraio 2014. Finchè il giudice a Bolzano non si esprimerà sulle responsabilità della frana e su quali delle parti in causa dovrà farsi carico dei costi di sgombero, tutto rimarrà fermo.













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