Camoscio a spasso per la città: dopo la cattura è stato liberato nei boschi sopra Bolzano

Ha tenuto in scacco per due ore vigili del fuoco, guardie forestali e veterinari tra case e orti alle porta di Bolzano. Per quattro volte hanno cercato inutilmente di sedarlo sparandogli le fiale di sonnifero. Poi l'hanno preso con una rete.



BOLZANO. Dopo il cervo, i caprioli e le marmotte, adesso tocca al camoscio. La presenza di animali selvatici che si spingono fino alle porte di Bolzano, entrando anche in città, è diventata ormai una costante.

L'ultimo episodio oggi pomeriggio: un giovane esemplare di camoscio, sceso probabilmente dai boschi della Val Sarentino è rimasto bloccato nel giardino privato di una casa vicino alla stazione a valle della funivia di San Genesio.

Spaventato, non riusciva più a trovare la strada del bosco. Sono dovuti intervenire i veterinari del servizio provinciale, i vigili del fuoco e le guardie forestali per cercare di catturarlo e riportarlo in montagna.

L'operazione non è stata facile: quattro tentativi di sedarlo sparando pallottole col sonnifero sono andati a vuoto. Poi il camoscio è riuscito a saltare la staccionata, scappando tra gli orti comunali sul greto del Talvera. Solo dopo alcune ore, i forestali sono riusciti ad imprigionarlo con una rete. E' stato quindi infilato in una gabbia di protezione e liberato nei boschi del Colle.













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