Candidati, la Svp “leghista” delusa dal rifiuto di Zanin

Bolzano. Roberto Zanin ha rifiutato, ma i retroscena legati alla sua proposta di candidatura da parte della Lega hanno provocato un caso dentro la Svp. Il manager, vice presidente dell’Fc Alto Adige...



Bolzano. Roberto Zanin ha rifiutato, ma i retroscena legati alla sua proposta di candidatura da parte della Lega hanno provocato un caso dentro la Svp. Il manager, vice presidente dell’Fc Alto Adige Südtirol, avrebbe ricevuto il gradimento ufficioso di una parte del mondo della Svp. Non era difficile immaginarlo, visto che il presidente della società di calcio è Walter Baumgartner, ex capogruppo della Svp. Ma c’è di più. Le indiscrezioni parlano di contatti con Philipp Achammer, forse di una riunione di Zanin con l’Obmann ed esponenti leghisti. Voci vere o false, alimentate dagli ambienti leghisti per destabilizzare? Nel dubbio il presidente Kompatscher ha chiesto un chiarimento nel partito.

La Svp divisa

Lo scontro di potere dentro la Svp, il «partito» di Kompatscher e quello di Achammer? Se ne parla molto, ma resta sotto traccia. Le elezioni comunali di Bolzano sono uno dei terreni di gioco. La Svp ha scelto di correre con il proprio candidato sindaco Luis Walcher. Le scelte riguardano il ballottaggio. Kompatscher ha spinto perché dalla Svp di Bolzano uscisse l’indicazione sulla «volontà di proseguire la collaborazione con Caramaschi, numeri permettendo». Tutto molto generico, ma in realtà una parte di Svp sta parlando con la Lega. C’è un confronto sui nomi dei possibili candidati sindaci, spendibili per il ballottaggio. E così c’è la Svp che rassicura Caramaschi e quella che ragiona con la Lega. E l’ennesima verifica chiesta da Kompatscher.

La Lega

La Lega ha archiviato con rimpianto la candidatura possibile di Zanin. Per le ragioni appena illustrate, prosegue la ricerca di un candidato «civico», che consenta di tenere aperta la trattativa ufficiosa con la Svp. «Abbiamo due opzioni», riferisce il deputato Filippo Maturi, che coordina la campagna su Bolzano, con il commissario Maurizio Bosatra più defilato. Il piano B resta il candidato di bandiera, a quel punto è più probabile Luigi Nevola rispetto a Maturi. Gli avversari ironizzano su una Lega che aveva annunciato «ci prenderemo anche Bolzano», ma non ha ancora presentato il candidato e nemmeno annunciato se correrà da sola o con il centrodestra. «Il nome arriverà alla fine del mese, come dico da settimane», risponde Maturi. Questa incertezza non danneggia la vostra immagine di partito vincente? Caramaschi ha annunciato la ricandidatura in settembre. «Ognuno è libero di parlare di una nostra difficoltà, ma non è così», risponde Maturi. E l’alleanza? «Avremo un incontro nei prossimi giorni. Vogliamo arrivarci avendo le idee chiare sul candidato sindaco. Ci diranno se ritengono di sostenerlo». Prendere o lasciare? «Tendenzialmente il candidato sindaco verrà indicato dalla Lega, ma non rifiuteremmo un nome eccezionale proposto da altri».

Il Pd

Alessandro Huber, segretario del Pd, ironizza: «Noi del Pd e del centrosinistra siamo tutti uniti con Renzo Caramaschi. Loro sono tutti divisi attorno al fantasma di un candidato, o una candidata, che non c'è». FR.G.

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